Solfuro di cadmio | |
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Nome IUPAC | |
Solfuro cadmioso | |
Nomi alternativi | |
Solfuro di cadmio(II) | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | CdS |
Massa molecolare (u) | 144,46 |
Aspetto | solido giallo-arancio |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 215-147-8 |
PubChem | 14783 e 9793819 |
SMILES | [S-2].[Cd+2] |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 4,82 |
Indice di rifrazione | 2,51 |
Solubilità in acqua | 0,013 g/100 mL (20 °C) |
Temperatura di fusione | 1477 (1750 °C a 10 MPa) |
Temperatura di ebollizione | 1107 (1380 °C sublimazione) |
Sistema cristallino | esagonale, cubico |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | 7080 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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pericolo | |
Frasi H | 350 - 314 - 315 - 372 - 300+330 - 410 |
Consigli P | 260 - 304+340 [1] |
Il solfuro di cadmio è un composto a reticolo covalente di cadmio e di zolfo.
A temperatura ambiente si presenta come un solido di colore giallo-arancio. È un composto tossico, pericoloso per l'ambiente.
I minerali del solfuro di cadmio sono la Hawleyite e la Greenockite. È però molto più facile trovarlo come impurità in minerali zincosi come la sfalerite e la wurtzite.
Il solfuro di cadmio può essere ottenuto per reazione di scambio ionico tra sali e composti di Cadmio(II) e solfuri, come ad esempio ossido di cadmio ed acido solfidrico:
CdO + H2S → CdS↓ + H2O
Questa tecnica veniva usata in passato per l'analisi gravimetrica e l'analisi organica qualitativa.[2]
Il solfuro di cadmio viene a volte utilizzato negli esposimetri, siccome reagisce diminuendo la resistenza elettrica se esposto alla luce. Lo svantaggio principale è che reagisce con lentezza ed è soggetto all'effetto memoria delle letture precedenti, specie se ravvicinate. Viene anche utilizzato nella produzione di pigmenti: il precipitato di CdS viene lavato da eventuali altri sali di cadmio e riscaldato ad alte temperature (calcinazione) per convertirlo nella sua forma esagonale, per poi essere macinato e ridotto in polvere.[3]
Un altro pigmento, a base di solfoseleniuro di cadmio, viene prodotto durante la calcinazione del solfuro di cadmio con il seleniuro di cadmio.[3]
Sottili film di solfuro di cadmio compongono a volte le fotoresistenze.
Viene inoltre usato per creare i punti quantici.
Il solfuro di cadmio è uno dei componenti del metabolismo dei batteri solforiduttori.[4][5]