Sicorace (Urano XVII) | |
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Scoperta di Sicorace, evidenziato dal circolo, in tre immagini riprese ad un'ora di distanza ciascuna. | |
Satellite di | Urano |
Scoperta | 6 settembre 1997 |
Scopritori | Philip Nicholson |
Parametri orbitali | |
(all'epoca J2000) | |
Semiasse maggiore | 12 193 230 km[1] |
Periodo orbitale | 1288,28 giorni -3,5272 anni |
Inclinazione sull'eclittica | 152,51° |
Inclinazione rispetto all'equat. di Urano | 146,84° |
Inclinazione rispetto al piano di Laplace | 159,403° |
Eccentricità | 0,5224 |
Longitudine del nodo ascendente | 258,56478° |
Dati fisici | |
Diametro medio | 190 km |
Superficie | 1,13 × 1011 m² |
Volume | 3,6 × 1015 m³ |
Massa | 2,5 × 1018 kg [2]
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Densità media | 1,3 × 103 kg/m³ [2] |
Acceleraz. di gravità in superficie | 0,040 m/s² |
Velocità di fuga | 87 m/s |
Periodo di rotazione | ignoto |
Temperatura superficiale |
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Pressione atm. | nulla |
Albedo | 0,07? |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 20,8 |
Sicorace è il più grande satellite naturale irregolare di Urano.
La sua scoperta risale al 6 settembre 1997, ad opera di un team di astronomi guidato da Philip Nicholson e composto da Brett Gladman, Joseph Burns e John Kavelaars.[3] Gli stessi astronomi, utilizzando il telescopio Hale da 200 pollici, scoprirono allo stesso tempo Calibano, un altro satellite uraniano.
Al satellite fu inizialmente attribuita la designazione provvisoria S/1997 U 2. Successivamente l'Unione Astronomica Internazionale lo denominò Sicorace, la madre di Calibano ne La tempesta, nota commedia di William Shakespeare.
Sicorace orbita molto lontano da Urano, a una distanza oltre 20 volte maggiore di Oberon, il satellite regolare più esterno.[3] L'orbita è retrograda, con una moderata inclinazione e eccentricità.
I parametri orbitali suggeriscono l'appartenenza, assieme a Setebos e Prospero, allo stesso gruppo, con una possibile origine comune.[4]
In base ai valori di emissione termica registrati dai telescopi spaziali Spitzer e Herschel, il diametro di Sicorace è stimato in 165 km.[5] Questo valore lo rende il più grande dei satelliti irregolari di Saturno, comparabile in dimensione a Puck e Himalia, il maggiore satellite irregolare di Giove.
Nello spettro visibile, il satellite appare di colore rosso chiaro, con indice di colore B–V = 0,87 V–R = 0,44,[6] B–V = 0,78 ± 0,02 V–R = 0,62 ± 0,01,[4] B–V = 0.839 ± 0.014 V–R = 0.531 ± 0.005,[7] cioè più rosso di Imalia, ma meno della maggior parte degli oggetti della fascia di Kuiper. Nel vicino infrarosso, lo spettro è più spostato verso frequenze maggiori (bluastre) tra 0,8 e 1,25 μm mentre diventa neutro a lunghezze d'onda maggiori.[8]
Il periodo di rotazione di Sicorace è stimato in circa 6,9 ore.[9] La rotazione provoca periodiche variazioni della magnitudine con un'ampiezza di 0,12.[9] L'asse di rotazione non è noto, anche se le misure della curva di luce sembrano indicare una configurazione quasi equatoriale. In questo caso Sicorace avrebbe una (ascensione retta) rispetto al Polo Nord di circa 356° e una declinazione di 45°.[9]
Si ritiene che Sicorace sia un oggetto catturato, cioè non formatosi nel disco di accrescimento che contornava Urano all'inizio della sua formazione. Il meccanismo di cattura non è però stato identificato. Possibili meccanismi includono la concentrazione di gas nel disco protoplanetario, interazioni tra molti corpi e la cattura durante la fase di rapida crescita della massa di Urano, chiamata pull-down.[7][10]
La superficie di Sicorace appare composta, con tutta probabilità, principalmente di roccia e ghiaccio. Il suo colore rossastro, particolarmente inusuale, suggerisce che potrebbe probabilmente trattarsi di un corpo proveniente dalla fascia di Kuiper, catturato in un secondo momento dall'attrazione gravitazionale uraniana.