Shadow Fighter
videogioco
Uno scontro tra Toshio e Toni
PiattaformaAmiga, Amiga CD32
Data di pubblicazione1994
GenerePicchiaduro a incontri
OrigineItalia
SviluppoNAPS team
PubblicazioneGremlin Interactive
ProgrammazioneDomenico Barba, Fabio Capone
MusicheFabio Cicciarello
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
Periferiche di inputJoystick a 8 direzioni con 1 tasto
SupportoFloppy disk, CD-ROM
Requisiti di sistemaVersione migliorata solo per Amiga 1200
Fascia di etàELSPA: 15+

Shadow Fighter è un videogioco picchiaduro a incontri sviluppato dall'italiana NAPS team per Amiga[1] e pubblicato nel 1994 da Gremlin Interactive.

Shadow Fighter si fece notare nel mercato dei picchiaduro per Amiga per la sua qualità, in particolare per il robusto sistema di controllo, con una ricca scelta di mosse per ogni personaggio nonostante l'uso dell'unico pulsante di fuoco del joystick Amiga, e per la bellezza della grafica, dotata tra l'altro di sfondi con scorrimento parallattico a vari livelli[2].

A distanza di poco tempo uscirono una versione esclusiva per l'Amiga 1200, migliorata dal punto di vista della grafica, anche se in maniera poco evidente[3], e una versione per Amiga CD32, anch'essa molto simile alle precedenti, con il beneficio del disco unico e di musica aggiuntiva da CD[4].

Modalità di gioco

[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco è bidimensionale e comprende 25 differenti mosse per ogni personaggio, tra le quali colpi in salto e da accovacciato, prese anche in volo, appoggi a pareti e soffitti, e le mosse speciali. Queste ultime sono circa 4 per ogni personaggio, realizzabili con rotazioni di 90° abbinate al pulsante di fuoco[5]. I colpi non sono divisi tra calci e pugni, o per velocità e potenza, ma per la direzione del colpo stesso. Si può abilitare l'opzione per lo stordimento temporaneo dei personaggi quando subiscono molti colpi continui, caratteristica allora inedita su Amiga[6]. Ci sono ben 18 personaggi con mosse molto differenziate, di cui 16 giocabili, su 10 differenti scenari e con l'opzione "sangue" in stile Mortal Kombat (a differenza di quest'ultimo, il sangue permane anche a terra[7]).

Il menù iniziale permette la scelta di differenti opzioni, tra le quali la partita singola, il doppio e l'allenamento contro Pupazz. Nella partita singola a seconda della difficoltà scelta si potranno utilizzare determinati personaggi e poter completare il gioco: con la difficoltà Facile il numero di personaggi è esiguo ed una volta sconfitti i rimanenti selezionabili termina il gioco, con difficoltà media al termine del gioco si affronta Shadow (un personaggio non selezionabile), con difficoltà difficile dopo aver sconfitto Shadow si potrà assistere ad una scenetta finale differente per ogni personaggio utilizzato.

Personaggi

[modifica | modifica wikitesto]

I seguenti personaggi non sono giocabili, a meno che si usino trucchi:

Sviluppo

[modifica | modifica wikitesto]

Shadow Fighter fu il primo titolo di rilievo della NAPS team. Derivava da un loro precedente gioco per Amiga chiamato Eye of Tiger, ultimato ma mai pubblicato. La principale fonte di ispirazione fu Street Fighter II[1].

Accoglienza

[modifica | modifica wikitesto]

In tutte le versioni, Shadow Fighter ricevette molte recensioni con ottimi giudizi, spesso attorno al 90%[8]. Nel 1996 la rivista Amiga Power lo classificò come il ventesimo miglior gioco di tutti i tempi[9]. Molti anni dopo la rivista Game Republic lo ricordò come un classico e probabilmente il miglior picchiaduro a incontri per Amiga, insieme a Body Blows[2].

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b Gianpaolo Iglio, Fabio Capone, in Retro Gamer, n. 3, Formello, Play Media Company, ottobre/dicembre 2007, p. 61, ISSN 1971-3819 (WC · ACNP).
  2. ^ a b Game Republic 149.
  3. ^ (EN) Shadow Fighter (JPG), in CU Amiga, n. 62, Londra, EMAP, aprile 1995, p. 56, ISSN 0963-0090 (WC · ACNP).
  4. ^ (EN) Shadow Fighter (JPG), in Amiga Power, n. 50, Bath, Future Publishing, giugno 1995, p. 73, ISSN 0961-7310 (WC · ACNP).
  5. ^ Amiga Magazine 66.
  6. ^ a b The Games Machine 70, p. 59.
  7. ^ The Games Machine 70, p. 58.
  8. ^ Vedi anche gli elenchi di Review su Hall of Light.
  9. ^ (EN) Amiga Power, n. 64, Future Publishing, agosto 1996.

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Videogiochi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di videogiochi