Richerio di Reims (... – ...; fl. X secolo) è stato un monaco cristiano e storico francese vissuto nel X secolo, principale fonte per la conoscenza della vita di Gerberto d'Aurillac e della storia della Francia del medesimo secolo.
Richiero proveniva da una famiglia nobile, al servizio di Luigi IV di Francia[1]. Figlio di Modulso (Modulsum)[2] o Rodolfo[3], il più fidato dei consiglieri del sovrano[2], originariamente seguì le orme militari paterne. Poi, sotto l'episcopato di Adalberone di Reims, entrò nel monastero di San Remigio (Saint-Remì)[2], ove poté essere erudito dal maestro Gerberto d'Aurillac, futuro papa Silvestro II, col quale entrò in amicizia e del quale lasciò un ampio ritratto umano e scientifico[1][3][4]. Successivamente, durante i torbidi che seguirono l'estinzione della dinastia carolingia e l'ascesa di quella capetingia, Richero andò, nel marzo del 991, a Carnotum[5], dove compì studi medici approfonditi[1]. L'esperienza durò poco, se paulo post (cioè poco dopo) Gerberto fu eletto arcivescovo di Reims in contrapposizione ad Arnolfo, sospettato di tradimento contro Ugo Capeto. L'antico maestro, difatti, chiese a Richero di scrivere una historiae Gallorum[6] che continuasse le cronache di Incmaro e di Flodoardo[3].
L'opera, che va dall'888 al 998[3]/995[1], è divisa in 4 libri[1] e affronta uno dei periodi più torbidi della storia della Francia, rendendo il lavoro di Richerio fondamentale per la ricostruzione degli eventi storici (nonostante Richerio parteggi apertamente per i carolingi[7]), giacché dal 965 fino al 995 è l'unica fonte per quel periodo[8].