La reattanza, nell'analisi di un circuito elettrico a corrente alternata (per esempio un circuito RLC in serie), è la parte immaginaria dell'impedenza[1] ed è causata dalla presenza di induttori e/o condensatori nel circuito. La reattanza produce una differenza di fase tra la corrente e la tensione del circuito. La reattanza è simbolizzata con la lettera X ed è misurata in ohm.
La relazione tra impedenza, resistenza e reattanza è espressa dalla equazione:
dove è l'impedenza, la resistenza, e la reattanza (tutte misurate in ohm), è l'unità immaginaria.
Per un circuito puramente induttivo o capacitivo, l'impedenza si riduce quindi alla pura reattanza induttiva o capacitiva.
La reattanza di un condensatore e di un induttore in serie è la somma algebrica delle loro reattanze.
in cui XL e XC sono rispettivamente la reattanza induttiva e la reattanza capacitiva.
Utilizzando la relazione costitutiva di un condensatore, in cui C è la capacità del condensatore, e tenendo presente la proprietà di derivazione dei fasori (a una funzione sinusoidale di fasore è associata una funzione sinusoidale derivata di uguale pulsazione e di fasore , in cui j è l'unità immaginaria e la pulsazione), si ha che:
L'ultima formula permette, tramite qualche passaggio algebrico, di ricavare l'impedenza del condensatore, pari a
Essendo l'impedenza formata interamente dalla parte immaginaria, si calcola la reattanza del condensatore (reattanza capacitiva), pari a
Tramite la relazione costitutiva degli induttori, , in cui L rappresenta l'induttanza dell'induttore, e tenendo presente la proprietà di derivazione dei fasori, si ha:
L'impedenza, rapporto tra il fasore della tensione e quello della corrente, è pertanto pari a
Dall'ultima formula si ricava facilmente che la reattanza dell'induttore (reattanza induttiva) è pari a
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85111629 · GND (DE) 4272955-5 · J9U (EN, HE) 987007563239905171 |
---|