Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipoRacemobambos Holttum la cui etimologia è formata da due parole: "racemo" (= inflorescenza con fiori a gambo distinto) e "bambous" (= nome volgare malese dei bambù).[3] Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dal botanico contemporaneo inglese Christopher Mark Adrian Stapleton (1957 -) nella pubblicazione "Edinburgh Journal of Botany. Edinburgh." (51(3): 323. 1994) del 1994.[4]
Il portamento delle specie di questa sottotribù è arbustivo con culmi legnosi da pendenti a eretti (altezza massima 26 metri). Le radici in genere sono del tipo fascicolato derivate da rizomipachimorfi allungati (sono corti in Chloothamnus). Non sono presenti rizomi leptomorfi. Gli internodi sono affusolati e vuoti. Per ogni nodo si formano diversi rami di cui uno è dominante che a volte si sviluppa in ritardo così che nel frattempo i rami minori sembrano formare un ammasso.[1][5][6][7][8][9][10][11]
Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie (quelle trasversali sono poco visibili e distinte).
Foglie del culmo: le guaine sono decidue ed hanno delle piccole auricolefimbriate a forma di cerchio (o le auricole sono assenti del tutto). Le membrane delle ligule possono essere prive di ciglia. Il portamento delle lamine è da eretto a riflesso; le forme sono da lineari a lanceolate (o anche triangolari). Non sono presenti dei pseudopiccioli (in Chloothamnus alla base della lamina è presente una breve connessione alla guaina).
Foglie del fogliame: in genere le foglie del fogliame sono provviste di guaine fimbriate e auricole. La lamina ha delle forme da lineari a lanceolate e sono piuttosto rigide.
Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze sono per lo più ramificate ed hanno la forma di una grande pannocchia aperta. Sono inoltre di tipo racemoso e alla base sono sottese da una foglia (o brattea). Le spighette sono convenzionali e al massimo sono 8 per pannocchia.
Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, compresse lateralmente con forme lineari o lanceolate o ellittiche o oblunghe, sono formate da 1 (in Chloothamnus) - 3 - 8 fiori sessili o pedicellati, sottesi da due (o tre) brattee chiamate glume (inferiore e superiore). Le spighette possono terminare all'apice con un fiore sterile (o ridotto). Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene sotto ogni fiore fertile.
Glume: le glume sono persistenti e più corte delle spighette. Le forme sono da lanceolate a ovate; la consistenza è membranosa; sono prive di ciglia; le venature sono fino a 10; gli apici possono essere acuti o mucronati.
Palee: le palee sono lunghe quanto i lemmi; hanno 2 - 10 venature; hanno due carene dorsali e sono prive di ali; la consistenza può essere coriacea.
Lemmi: i lemmi hanno delle forme ovate a consistenza membranosa o cartacea (o anche coriacea); sono privi di ciglia e di ali e con 5 - 11 venature longitudinali
Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[5]
, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
Il perianzio è ridotto e formato da tre lodicule, delle squame, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule possono essere assenti.
I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, ovoidali o subglobosi, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo, carnoso e succulento, è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è provvisto di epiblasto. I margini embrionali della foglia si sovrappongono. La fessura scutellare è assente.
Impollinazione: in generale le erbe delle Poaceae sono impollinate in modo anemogamo. Gli stigmi piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento –dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
La famiglia di appartenenza di questa sottotribù (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[8]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il gruppo di questa voce è descritto al'interno della sottofamiglia Bambusoideae (tribù Bambuseae).[1][5]
Dalle varie analisi di tipo filogenetico risulta che la sottotribù Racemobambosinae ha delle affinità con le sottotribù Greslaniinae, Dinochloinae e Hickeliinae. Inoltre recentemente la sottotribù è stata ridimensionata in quanto due generi (Neomicrocalamus e Vietnamosasa) precedentemente descritti all'interno della sottotribù, sono stati trasferiti alla sottotribù Bambusinae.[2][12][13]Racemobambos, il genere principale di questa sottotribù potrebbe non essere monofiletico.[14]
G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN978-88-299-2718-0.
Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol. 88, n. 3, 2001, pp. 373-457. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).