Il punto tipografico è una famiglia di unità di misura usata in ambito tipografico per definire la dimensione dei caratteri di stampa e la dimensione dell'interlinea.

L'esigenza di poter utilizzare nella stessa macchina da stampa caratteri di diversi produttori portò molti tipografi a escogitare nel tempo numerose soluzioni. Il punto tipografico ha quindi assunto varie misure a seconda delle epoche e dei luoghi, finché la diffusione dell'editoria elettronica ha fatto convergere nel punto tipografico PostScript il valore di 1/72 di pollice, pari a 0,35278 mm. Il punto tipografico è indicato con la sigla "pt".

Storia

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In origine, la dimensione o il corpo tipografico dei caratteri non era definita in punti come lo è oggi, ma con nomi che designavano ciascun formato: Cicerone (da cui cicero), Sant'Agostino, ecc.

La scala dei caratteri elaborata nel 1737 da Pierre-Simon Fournier.

Le unità di misura tipografiche prevedono anche un multiplo del punto pari a 12 punti, denominato riga tipografica o pica.

Note

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  1. ^ Manuel typographique, utile aux gens de lettres & à ceux qui exercent les différentes parties de l'art de l'imprimerie, vol. I, A Paris, imprimé par l'auteur, rue des Postes, & se vend chez Barbou, rue S. Jacques, 1764, pp. 125-132: Des points typographiques; pp. 133-138: Table générale de la proportion des différens corps de caractères.

Bibliografia

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