Una posamine è una nave, un aereo o un mezzo terrestre in grado di trasportare ed installare delle mine (navali o terrestri) in un'area definita.

Posamine come classe navale

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I posamine più noti sono le unità navali costruite per questo compito. Per la posa di sbarramenti minati difensivi vengono impiegate unità mercantili appositamente modificate; le prestazioni richieste sono la capacità di carico e una navigazione molto precisa. Per la posa di mine offensive, in presenza di una reazione organizzata, sono richieste notevoli prestazioni di velocità e protezione, possedute solo da mezzi navali costieri (motosiluranti e motocannoniere) con lo svantaggio di una ridotta capacità di trasporto, tuttavia presso alcune marine militari tutte le unità di superficie, tranne le più grandi, sono attrezzate per la posa delle mine.[1]

Posamine svedese Älvsborg (1974)

Il posamine russo Amur affondò nel 1904 due navi da battaglia giapponesi, la Hatsuse e la Yashima durante la guerra russo-giapponese.[2]

Il 18 marzo del 1915, durante la Campagna dei Dardanelli, il posamine Nusrat dell'Impero ottomano, riuscì, minando lo stretto dei Dardanelli, ad affondare tre navi da battaglia alleate (la HMS Ocean e la HMS Irresistible[3], britanniche e la francese Bouvet[4]) e danneggiarne gravemente altre tre, facendo fallire il tentativo di forzare lo stretto.

Sommergibili posamine

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Anche i sommergibili hanno avuto il ruolo di posamine. Il primo sottomarino progettato per questa funzione fu il Krab (Краб, granchio in lingua russa) del 1912.[5] Il vantaggio principale del mezzo subacqueo per la posa delle mine è che questa può avvenire in segretezza; il limite dell'utilizzo del sommergibile è la conformazione dei fondali che deve assicurare la possibilità del disimpegno.

Nella Marina degli Stati Uniti, l'unico sommergibile posamine fu l'USS Argonaut (SM-1), varato nel 1927, fu affondato da cacciatorpediniere giapponesi il 10 gennaio 1943.[6]

Nella Regia Marina lo sviluppo di un sottomarino posamine portò a diversi progetti, dalle alterne fortune:

Le ultime unità sommergibili concepite appositamente come posamine risalgono alla seconda guerra mondiale, successivamente i sottomarini continuano ad avere la possibilità di rilasciare mine navali attraverso i propri tubi di lancio dei siluri.[8]

Hull Classification Symbol

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Veicoli posamine

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Per velocizzare e proteggere le operazioni di posa di un campo minato terrestre, anche in presenza di una reazione avversa, sono stati sviluppati, modificando veicoli trasporto truppe, mezzi specifici per la posa automatica delle mine terrestri.

Minamento aereo

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Dalla seconda guerra mondiale iniziarono operazioni di minamento aereo con l'utilizzo di mine paracadutate. Il mezzo aereo consente il minamento di campi di mine preesistenti, in acque basse, nei porti e nelle acque interne, con una precisione generalmente inferiore a quella ottenuta con i mezzi navali.[9]

Fra l'aprile del 1940 e il maggio 1945, le campagne di minamento compiute dalla RAF portarono all'affondamento di 638 navi al seguito di 19.917 missioni e la perdita di 405 aeroplani. Nello stesso periodo, attacchi aerei diretti anti-nave portarono all'affondamento di 366 navi in 37.837 missioni e la perdita di 857 apparecchi.[10]

Note

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  1. ^ G. Bazzurro, Guerra di mine parte 1ª Poligrafico Accademia Navale, Livorno, pp.79-80, 1970.
  2. ^ Fitzsimons, B. (Ed.), The Illustrated Encyclopedia of 20th Century Weapons and Warfare, p 104.
  3. ^ https://query.nytimes.com/gst/abstract.html?res=9A03E0DF153EE033A25753C2A9659C946496D6CF | New York Times, Saturday, March 20, 1915
  4. ^ http://www.naval-history.net/WW1NavyFrench.htm | WORLD WAR 1 at SEA
  5. ^ N. Polmar, J. Noot, Submarines of the Russian and Soviet navies, 1718-1990, Naval Institute Press, pag.57, Annapolis, 1991.
  6. ^ J.D. Alden, The Fleet Submarine in the U.S. Navy, Naval Institute Press, , Annapolis, pag.57, 1979.
  7. ^ G. Grilletta, KR 40-43: cronache di guerra, Pellegrini, pp. 62-65, 2003.
  8. ^ G. Bazzurro, Guerra di mine parte 1ª Poligrafico Accademia Navale, Livorno, pag.81, 1970.
  9. ^ G. Bazzurro, Guerra di mine parte 1ª Poligrafico Accademia Navale, Livorno, pp.81-83, 1970.
  10. ^ C. J. M. Goulter, A forgotten offensive: Royal Air Force Coastal Command's Anti-Shipping Campaign 1940-1945, Routledge, pag.297 , 1995. ISBN 978-0-7146-4617-6

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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