Pipa con fornello in radica e doppia vera in ottone e radica.

La pipa è un oggetto di tradizione antichissima, utilizzato per fumare tabacco o altre erbe.

L'espressione fumare la pipa è usata per indicare l'appagamento personale di gusto e olfatto, appagamento ricavato dalla preparazione, la combustione, l'aspirazione e l'assaporamento delle diverse varietà e miscele di tabacco disponibili.

Storia

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L'uso della pipa per fumare il tabacco era diffuso tra i nativi americani e parte della loro tradizione culturale, spesso associato ad elementi cerimoniali, già precedentemente al contatto con i colonizzatori europei. Questi ultimi ne importarono l'uso in Europa assieme al tabacco nel corso del XVI secolo, incontrando una immediata popolarità ed ampia diffusione.[1]. Altre tradizioni nell'uso della pipa ebbero influenza molto minore, come quella delle pipe da oppio asiatiche (con cui gli Europei vennero a contatto solo successivamente) o quella, poco conosciuta, delle riamba africane[2].

Descrizione

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Componenti

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La pipa generalmente è composta da una camera dove avviene la combustione (il fornello), da un sottile stelo forato (il cannello) e da una parte terminale, che il fumatore porta alla bocca, chiamata bocchino. Esso si inserisce nel cannello tramite il tenone. Alcuni modelli prevedono anche la possibilità dell'aggiunta di un filtro.

Accessori

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Materiali

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Pipa di schiuma (sepiolite) proveniente dalla Turchia.

I materiali con i quali può essere costruita una pipa sono molteplici, i più comuni sono: radica di erica arborea, schiuma di mare (sepiolite), argilla, ciliegio o marasco, ulivo, zucca, pannocchia di mais e altri materiali. Le pipe di vetro sono diventate anche una forma di espressione artistica, sebbene siano raramente usate per fumare del tabacco.

Materiali di fabbricazione

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Una pipa chioggiotta.
Una pipa di terracotta.
Una pipa di pannocchia.

Utilizzo della pipa

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Ritrato con pipa, F. Galofré
Ritratto con pipa, F. Galofré.

Nel fumare la pipa il fumo non viene inspirato, ma lentamente assaporato nella bocca con tirate lente, ritmate e mai profonde, quanto più possibili regolari e rilassate. La regola generale impone che il miglior momento di effettuare una tirata sia l'istante in cui la pipa sta per spegnersi; in questo modo si assicura una riduzione dell'aumento di temperatura (fattore importante per non alterare il sapore del tabacco e per evitare irritazione alle mucose della bocca): Quindi più fredda si tiene la pipa durante la pipata, meglio si assaporano le sfumature del gusto del tabacco, e più lento e regolare è il ritmo delle boccate, maggiore l'effetto rilassante della fumata. Laddove sigarette e sigari, in virtù della loro specifica morfologia, offrono alla brace in combustione un'alta superficie (la brace brucia circondata dall'aria dell'ambiente), il tabacco nella pipa riceve aria solamente dall'apertura del fornello. Ciò implica una maggiore difficoltà nel mantenere accesa la brace, soprattutto per i principianti e ancor di più per le persone abituate al consumo di sigarette (in cui le boccate sono spesso veloci e profonde). Utilizzata correttamente, una pipa dà la possibilità di fumare a lungo anche con modeste quantità di tabacco. Già da molti anni esistono vere e proprie competizioni internazionali (gare di "lento fumo"), aventi come scopo vincente il mantenimento della pipa accesa senza riaccensioni intermedie, durante le quali i fumatori più esperti superano spesso le 3 ore di fumo per una pipa standard da 3 grammi di tabacco, ma anche un fumatore di media esperienza, sia pure con qualche riaccensione (che, se immediata, non incide sul gusto del tabacco) può agevolmente ottenere con lo stesso quantitativo di tabacco tempi di fumata ampiamente superiori ad un'ora.

Rischi per la salute

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Come nel caso di altri prodotti da fumo, l'uso della pipa costituisce un rischio per la salute di coloro che fumano. Gli effetti nocivi del fumo da pipa non colpiscono tanto i polmoni quanto i tratti superiori del sistema respiratorio.In Canada, Europa e Australia essi sono soggetti alle stesse leggi sulle sigarette che impongono ai produttori di mettere un avvertimento su ogni confezione. In genere sono giudicati come una valida alternativa alle sigarette perché il loro fumo non va inalato, la frequenza con cui vanno fumati è minore e anche perché risultano assenti componenti tossici come i prodotti di combustione riducendo in questo modo il rischio di contrarre tumori ai polmoni, e la bassa la temperatura del fumo aiuta a ridurre la formazione di idrocarburi policiclici aromatici dal potere cancerogeno. Tuttavia le autorità sanitarie mettono fortemente in guardia i fumatori di pipa (come anche quelli di sigaro) sul rischio di contrarre possibili tumori del cavo orale, dovuti al fatto di trattenere il fumo in bocca[3], e i ricercatori hanno determinato la probabilità di sviluppare nove tipi di tumore (della vescica, del colon, dell'esofago, dei reni, della laringe, dei polmoni, dell'orofaringe, del pancreas e dello stomaco) e altre malattie cardiache, cerebrovascolari e polmonari, per i fumatori di pipa rispetto ai non fumatori.

Note

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  1. ^ https://web.archive.org/web/20080829162053/http://www.bartleby.com/65/pi/pipesmok.html
  2. ^ https://web.archive.org/web/20171011182506/https://books.google.co.nz/books?id=sPSBAAAAMAAJ&redir_esc=y
  3. ^ (EN) Cancer Control and Population Sciences, Cigars: Health Effects and Trends (PDF), in Smoking and Tobacco Control Monographs, vol. 9, National Cancer Institute, 1998, 120-127. URL consultato il 2 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2017).

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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