Stagione
Su ordine dei repubblichini costituitisi a Salò in seno alla Repubblica Sociale Italiana e con la supervisione del Ministero della cultura popolare, vengono organizzati dei tornei nel Nord Italia.
Il Direttorio II Zona (Lombardia) dopo aver invitato tutte le società che avevano disputato i campionati italiani della stagione 1942-1943, invitò anche il Piacenza a disputare questo torneo.
Il Piacenza aderisce e viene incluso nel girone F del "torneo misto", girone che vede ai nastri di partenza solo 6 squadre.
Per motivi organizzativi la stagione 1943-1944 ha inizio soltanto il 30 gennaio 1944.
La squadra del Commissario Dante Germagnoli non è completa perché quasi tutti i propri tesserati sono al militare. Alcuni di questi erano di servizio nelle caserme cittadine oppure fu possibile ottenerli in prestito temporaneo giustificato da un nulla-osta delle rispettive società per le quali erano tesserati nella precedente stagione 1942-1943.
Arrivano[2] perciò Silvio Bandini (ex Savona), Giuseppe Barantani (dalla Virtus di Parma), Giovanni Bertuzzi (in prestito dal Codogno), Angelo Brandolini (fine prestito, rientra dalla Redaelli), Emilio Colombi, Luciano Degara (in prestito dal Parma), Pietro Ilari (in prestito dalla Cremonese), Giulio Longhi (in prestito dal Como), Enzo Melandri (in prestito dal Parma), Giovanni Luciano Molaschi, Angelo Raccone (ex Genova 1893 dove era in prestito militare), Amleto Scadassa, Emilio Soressi, Gino Vaghini (in prestito dal Brescia).
Il Piacenza termina al 6º e ultimo posto[3] non venendo ammesso alle finali del Direttorio.
V · D · MPiacenza Calcio 1919 – Archivio delle stagioni
V · D · MCalcio in Italia nel 1943 e nel 1944