Oxylaena acicularis | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Calenduleae |
Genere | Oxylaena Benth. ex Anderb., 1991 |
Specie | O. acicularis |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Calenduleae |
Genere | Oxylaena |
Specie | O. acicularis |
Nomenclatura binomiale | |
Oxylaena acicularis (Benth.) Anderb., 1991 |
Oxylaena acicularis (Benth.) Anderb., 1991 è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae). Oxylaena acicularis è anche l'unica specie del genere Oxylaena Benth. ex Anderb., 1991.[1][2]
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici George Bentham (1800-1884) e Arne A. Anderberg (1954-) nella pubblicazione " Opera Botanica a Societate Botanica Lundensi. Lund, Copenhagen" ( Opera Bot. 104: 53 (1991)) del 1991.[3] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Habitus. Oxylaena acicularis ha un habitus arbustivo grossolanamente peloso; inoltre è priva di lattice.[4][5][6][7][8]
Radici. Le radici sono secondarie da rizoma.
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. Altezza media: 20 cm.
Foglie. Le foglie in genere sono cauline disposte in modo alternato e sono picciolate o sessili (quelle superiori). Il contorno della lamina è intero con superfici piatte e forme filiformi allargate. I margini sono revoluti. Su entrambe le facce sono tomentose.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono scapose (capolini solitari). Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale peduncolato (peduncoli ispidi) di tipo radiato. I capolini sono formati da un involucro, con forme da campanulate a coppa, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio e quelli più interni del disco. Le brattee, cartilaginee, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie e possono essere connate alla base; talora possono avere un margine ialino. Il ricettacolo è nudo (senza pagliette a protezione della base dei fiori); la forma è piatta.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati e zigomorfi) sono femminili; mentre quelli del disco centrale (tubulosi e actinomorfi) sono funzionalmente maschili.
Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo. Gli acheni presentano a volte un esocarpo carnoso e colorato e sono molto variabili nelle forme e dimensioni: in genere sono ellissoidi (reniformi) e glabri. Lunghezza degli acheni: 3 mm.
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[5][6]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente)il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Le specie di questo genere sono distribuite in Sudafrica.[2] L'habitat preferito sono i boschi fluviali e i margini forestali.[10]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][7][8]
Il genere di questa voce è descritto nella tribù Calenduleae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). Da un punto di vista filogenetico, la tribù Calenduleae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Gnaphalieae, Astereae e Anthemideae.[14][15]
Il genere Oxylaena inizialmente è stato inserito nella tribù delle Gnaphalieae.[7][8] In seguito visti i caratteri simili alle specie del genere Gibbaria è stato trasferito nella sottotribù attuale. Tuttavia l'esistenza di questa specie, anche per la scarsità di individui, rimane problematica.[10]
I caratteri distintivi di questa voce sono:[7]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]