L'ottativo (dal latino optativus, aggettivo derivato dal verbo optare, desiderare, sott. modus) è un modo della coniugazione verbale frequente nelle lingue indoeuropee antiche. Si rinviene per esempio nel greco antico, nell'albanese, nel sanscrito e nella lingua friulana.

Origine del termine

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La parola ottativo deriva dal verbo latino optare che significa desiderare. Infatti una delle funzioni principali dell'ottativo è quella di esprimere un desiderio, una speranza in qualcosa.

Funzione dell'ottativo

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L'ottativo è il modo del desiderio e della potenzialità. Nelle lingue che lo possiedono, si oppone all'indicativo (il modo dell'azione reale) e al congiuntivo (un modo con valore di azione prospettiva ed esortativa).

Usi dell'ottativo in alcune lingue indoeuropee antiche

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Greco antico

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L'ottativo[1] greco può avere tre funzioni principali:

εἴθε πλούσιος γένοιο che tu possa diventare ricco!
εἴη e sia pure!
βαίη che vada pure!
ἄν τις ἔλθοι qualcuno potrebbe venire
ἂν θάνοις potresti morire

L'ottativo può anche avere un uso sintattico: l'alternanza di congiuntivo e ottativo nelle proposizioni dipendenti obbedisce a una legge detta della consecutio modorum, che si può così sinteticamente enunciare:

Latino

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In latino l'ottativo è stato assimilato dal congiuntivo. Molti congiuntivi latini derivano tuttavia da antichi ottativi, come rivela la vocale in -i- in quello di sum (sim, sis, sit...), quello dei verbi volo, nolo e malo (velim, nolim, malim accanto a un'altra forma arcaica speculare ai congiuntivi presenti dei verbi appartenenti alla terza coniugazione latina; perciò si avrà anche volam, nolam, malam) o le desinenze in -eri- del congiuntivo perfetto attivo.

Sanscrito

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In sanscrito esiste solo un ottativo, mentre il congiuntivo si è in parte fuso con l'imperativo (le prime persone dell'imperativo si possono ricondurre ad antichi congiuntivi esortativi). In compenso la lingua di Pāṇini ha sviluppato altre, complesse, forme modali: il precativo (modo della preghiera - un ottativo aoristo), il condizionale, che è una forma con aumento sviluppata a partire dal futuro, l'ingiuntivo, che è una forma ridotta di imperfetto e di aoristo con un'ampia gamma di funzioni (in particolare, quella di imperativo negativo, nonché quella di "forma non ridondante" nelle proposizioni coordinate).

Note

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  1. ^ In greco εὐκτική [ἔγκλισις] (cfr. verbo εὔχομαι "implorare, supplicare, pregare di"), "[modo] precativo, della preghiera". Ottativo deriva dal latino optare, "desiderare."

Bibliografia

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Grammatiche

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Saggistica

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Collegamenti esterni

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