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Olyrinae
Olyra latifolia
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
(clade)Commelinidae
OrdinePoales
FamigliaPoaceae
SottofamigliaBambusoideae
TribùOlyreae
SottotribùOlyrinae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
SottoclasseCommelinidae
OrdineCyperales
FamigliaPoaceae
SottofamigliaBambusoideae
TribùOlyreae
SottotribùOlyrinae
Kromb., 1875
Generi
  • Agnesia
  • Arberella
  • Cryptochloa
  • Diandrolyra
  • Ekmanochloa
  • Froesiochloa
  • Lithachne
  • Maclurolyra
  • Mniochloa
  • Olyra
  • Parodiolyra
  • Piresia
  • Piresiella
  • Raddia
  • Raddiella
  • Rehia
  • Reitzia
  • Sucrea

Olyrinae Kromb., 1875 è una sottotribù di piante spermatofite monocotiledoni appartenente alla famiglia delle Poacee (sottofamiglia Bambusoideae).[1][2][3]

Etimologia

Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipo Olyra L. la cui etimologia fa riferimento ad una parola greco-antica (olura), un vecchio nome di un tipo di grano o di farro.[4] Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dal farmacista botanico tedesco-lussemburghese Jean Henri Guillaume Krombach (1791-1881) nella pubblicazione "Flore luxembourgeoise : ou description des plantes phanérogames, recueillies et observées dans le Grand-Duché de Luxembourg, classées d'après de système sexuel de Linnée" (Fl. Luxembourg: 496. 1875.) del 1875.[5]

Descrizione

Il portamento
Raddia brasiliensis
La foglia del culmo
Olyra latifolia
Le foglie
Lithachne
Infiorescenza
Parodiolyra micrantha
I fiori
Parodiolyra ramosissima
Spighetta generica con tre fiori diversi
  • Guaine: in questo gruppo le guaine del fogliame sono prive di fimbrie. In Cryptochloa le guaine fogliari sono molto grandi e ricoprono in parte le infiorescenze.
  • Lamine: in genere le lamine sono larghe (ovali) e a volte con base asimmetrica (Lithachne).
  • Spighette staminali: le spighette staminali hanno delle forme ellittiche con lemmi e le glume a volte sono assenti.
  • Spighette pistillifere: i lemmi e le palee sono induriti; le glume hanno delle punte rigide e lunghe e a volte sono multivenate (in Cryptochloa le venature sono 5); a volte sono membranose e più lunghe dei fiori. In altre specie le glume hanno le basi fuse insieme. I fiori sono ricoperti da lunghi peli (Piresia). A volte le spighette a maturità diventano nere e cadono con le glume (Parodiolyra).
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[6]
  • , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
  • Il perianzio è ridotto e formato da tre lodicule, delle squame, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule possono anche essere assenti.

Riproduzione

Distribuzione e habitat

Zone tropicali dell'America Latina.

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa sottotribù (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[9]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il gruppo di questa voce è descritto al'interno della sottofamiglia Bambusoideae (tribù Olyreae).[1][6]

Filogenesi

Le Olyrinae, all'interno della tribù Olyreae, insieme alla sottotribù Parianinae formano un "gruppo fratello" e rappresentano il "core" della tribù.[13]

La struttura interna della sottotribù è suddivisa in più cladi. Il gruppo principale comprende il genere Olyra che probabilmente è para-polifiletico. Il genere Arberella è derivato dal genere Olyra; come pure il genere monofiletico Lithachne. Per Agnesia e Cryptochloa i dati sono ambigui. Il genere Ekmanochloa in alcune analisi risulta essere "basale" per la sottotribù.[12]

Gli altri cladi sono:[1]

Clade Generi Caratteristiche Note
PARODIOLYRA + RADIELLA Parodiolyra, Raddiella, Piresia e Reitzia Le lamine delle foglie hanno un apice asimmetrico e sono apiculate Parodiolyra è parafiletico con Raddiella derivato dal suo interno. Piresia per alcuni Autori è sinonimo di Reitzia[2]
SUCREA + RADDIA Sucrea e Raddia I margini delle glume delle spighette pistillifere sono ispessiti e si estendono in lunghi apici contorti (questo carattere è sinapomorfico per il clade). La dispersione del polline è espulsa con forza (un tipo di dispersione unico in questa famiglia) Sucrea può essere parafiletico con Raddia derivato dal suo interno. Raddia è monofiletico e "gruppo fratello" (o derivato) con Sucrea
MNIOCHLOA + PIRESIELLA + REHIA Mniochloa, Piresiella e Rehia Le piante hanno dei cormi (questo carattere è sinapomorfico per il clade) Il genere monotipo Mniochloa forse è estinto
DIANDROLYRA + MACLUROLYRA Diandrolyra e Maclurolyra Le foglie superiori ricoprono le infiorescenze terminali; le spighette pistillifere e staminali sono appaiate (questi due caratteri sono sinapomorfi per il calde); i fiori femminili hanno 3 staminoidi.

Per questo gruppo è indicata la seguente sinapomorfia: i lemmi e le palee delle spighette pistillifere sono induriti.[1] Sinapomorfie relative ai singoli generi:

  • Diandrolyra: gli stami sono due.
  • Ekmanochloa: le spighette pistillifere hanno dei lemmi allungati e snelli; nell'endotecio delle antere mancano le celle fusiformi.
  • Froesiochloa: le foglie hanno dei piccioli corti e decidui; i filamenti degli stami sono fusi.
  • Lithachne: i lemmi e le palee sono bianche (diventano chiazzate a maturità), il lemma inoltre è gibboso.

Numeri cromosomici di alcuni generi:[1]

  • Arberella: 2n = 22 e 24.
  • Cryptochloa: 2n = 22.
  • Diandrolyra: 2n = 18.
  • Lithachne: 2n = 22.
  • Maclurolyra: 2n = 22.
  • Olyra: 2n = 14, 22, 23, 40 e 44.
  • Parodiolyra: 2n = 36.
  • Piresia: 2n = 22.
  • Raddia: 2n = 22.
  • Raddiella: 2n = 20.
  • Sucrea: 2n = 22.

Il cladogramma seguente, tratto dallo studio citato[13], mostra la struttura filogenetica della sottotribù comprendenti alcuni suoi generi.


Lithachne

Cryptochloa

Olyra

xxx(Clade_SUCREA+RADDIA)xxx

Raddia

xxx(Clade_DIANDROLYRA+MACLUROLYRA)xxx

Diandrolyra

Composizione della sottotribù

La sottotribù si compone di 18 generi e 85 specie:[1][2]

Genere Specie Distribuzione
Agnesia
Zuloaga e Judz., 1993
Una specie:
Agnesia lancifolia (Mez) Zuloaga e Judz.
Perù, Colombia e Brasile.
Arberella
Soderstr. & C.E. Calderon, 1979
7 Centro e Sud America.
Cryptochloa
Swallen, 1942
8 Centro e Sud America.
Diandrolyra
Stapf, 1906
3 Brasile (coste atlantiche)
Ekmanochloa
Hitchc., 1936
2 Cuba (parte orientale)
Froesiochloa
G.A. Black, 1950
Una specie:
Froesiochloa boutelouoides G.A. Black
Guiana francese e aree limitrofe del Brasile.
Lithachne
P. Beauv., 1812
4 Centro, Sud America e Indie occidentali
Maclurolyra
C.E. Calderon & Soderstr., 1973
Una specie: Maclurolyra tecta C.E. Calderon & Soderstr. Panama e l'adiacente Colombia.
Mniochloa
Chase, 1908
Una specie:
Mniochloa pulchella (Griseb.) Chase
Cuba orientale
Olyra
L., 1759
24 Centro, Sud America e Indie occidentali
Parodiolyra
Soderstr. & Zuloaga, 1989
5 Dalla Costa Rica al Sud America tropicale
Piresia
Swallen, 2012
5 Pianure tropicali del Sud America.
Piresiella
Judz., Zuloaga e Morrone, 1993
Una specie:
Piresiella strephioides (Griseb.) Judz., Zuloaga e Morrone
Cuba occidentale.
Raddia
Bertol., 1819
9 Guyana francese e Brasile
Raddiella
Swallen, 1948
8 Panama, Trinidad e Sud America tropicale
Rehia
Fijten, 1975
Una specie:
Rehia nervata Fijten
Brasile nord-orientale e adiacente Guiana francese, Suriname e Guyana.
Reitzia
Swallen, 1956
Una specie:
Reitzia smithii Swallen
Brasile meridionale sulle coste dell'Atlantico.
Sucrea
Soderstr., 1981
3 Brasile sud-orientale.

Note

  1. ^ a b c d e f g h Kellogg 2015, pag. 190.
  2. ^ a b c Soreng et al. 2017, pag.283.
  3. ^ BPG 2012, pag. 2.
  4. ^ David Gledhill 2008, pag. 280.
  5. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 17 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2013).
  6. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
  7. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
  8. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
  9. ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
  10. ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
  11. ^ BPG 2012, pag. 9.
  12. ^ a b Judziewicz et al. 2007, pag. 310.
  13. ^ a b PeerJ 2018, pag. 14.

Bibliografia

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