Olite/Erriberri
comune
(ES) Olite
(EU) Erriberri
Olite/Erriberri – Stemma
Olite/Erriberri – Bandiera
Olite/Erriberri – Veduta
Olite/Erriberri – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Spagna Spagna
Comunità autonoma Navarra
Provincia Navarra
Territorio
Coordinate42°29′N 1°39′W
Altitudine388 m s.l.m.
Superficie83,2 km²
Abitanti3 607 (2008)
Densità43,35 ab./km²
Comuni confinantiBeire, Caparroso, Falces, Marcilla, Murillo el Cuende, Pitillas, San Martín de Unx, Tafalla
Altre informazioni
Cod. postale31390
Prefisso(+34) 948
Fuso orarioUTC+1
Codice INE31191
TargaNA
Nome abitantiolitense
ComarcaTafalla
Cartografia
Mappa di localizzazione: Spagna
Olite/Erriberri
Olite/Erriberri
Olite/Erriberri – Mappa
Olite/Erriberri – Mappa
Sito istituzionale
Palazzo Reale di Olite e la chiesa di San Pietro

Olite è un comune spagnolo di 3 607 abitanti situato nella comunità autonoma della Navarra, nel cuore di questa regione al limite fra le montagne e la pianura, su un piccolo colle all'altitudine di 380 m s.l.m. sulla strada che porta da Saragozza a Pamplona da cui dista 42 km. Il suo nome in lingua basca è Erriberri.

È fin dal XV secolo capoluogo di una Merindad che porta il suo nome (Merindad è una circoscrizione amministrativa di origine medievale). La sua economia si basa sull'agricoltura, sull'allevamento del bestiame, sui servizi e su alcuni stabilimenti industriali tessili, metalmeccanici ed alimentari, in particolare del vino di cui esistono alcuni enopolii.

Storia

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Importanti resti romani attestano che nell'età imperiale nel I secolo d.C. esistevano un insediamento difeso da una potente cinta muraria ed anche ricche ville romane. Nel medioevo dove erano i resti dell'insediamento romano sorse il borgo di Olite, che secondo un riferimento scritto fu fondato nel 631 dal re visigoto Suintila, che provvide anche a fortificarlo per difenderlo dai popoli baschi che stavano invadendo il territorio dei Pirenei e in seguito vi si installarono.

A partire dal XV secolo Olite divenne la sede favorita dei re di Navarra e Carlo III el Noble e la moglie Eleonora di Trastamara iniziarono nel 1416 la costruzione del fastoso Palacio Real. Carlos III effettuò anche una riorganizzazione amministrativa del regno suddividendolo in cinque Merindades una delle quali ebbe come capitale Olite. L'esistenza della corte reale a Olite attirò i pellegrini diretti a Santiago di Compostela, molti dei quali deviarono dal percorso prestabilito e si recarono ad Olite dove nel frattempo era sorta la Hispitaleria de San Antòn ancora oggi esistente, occupata dal monastero delle Clarisse. Negli archivi si trovano documenti testamentari notarili coi quali si disponeva il lascito di somme a chi fosse andato a Santiago e avesse pregato per l'anima del defunto.

Nel 1512 i Re Cattolici conquistarono Olite e la Navarra. Nella piazza principale di Olite nel 1574 l'alcalde della città, Bertrand de Garriz, si affacciò al balcone del palazzo comunale e annunciò un suo bando alla folla presente parlando in lingua basca (euskera). Il ritrovamento negli archivi di un atto notarile che riportava il fatto fornì ai nazionalisti baschi una prova in più per sostenere il diritto dell'euskera a far parte delle lingue ufficiali di Spagna, dal momento che risultava che nel XVI secolo ad oltre cinquanta anni dalla conquista castigliana la lingua basca era ancora viva, parlata, scritta ed usata anche in documenti ufficiali. La lingua basca risale ad un'epoca precedente alle invasioni indoeuropee e nel medioevo rimase isolata dal resto dell'Europa come dialetto rurale parlato soltanto nel nord francese e spagnolo dei Pirenei con forti differenze fra zona e zona e assenza di una propria letteratura. Nell'Ottocento i nazionalisti baschi cercarono di rivitalizzarla, ma di fronte alle difficoltà connesse alle forti differenze dei linguaggi parlati nel territorio, finirono per creare una lingua letteraria mai esistita prima. È una lingua di difficile apprendimento perché aggettivi e sostantivi sono soggetti a declinazioni di ben undici casi con morfologia, lessico e sintassi sono totalmente diversi da qualsiasi altra lingua europea e in particolare delle altre lingue spagnole di derivazione latina (ad esempio il latino basium in italiano è diventato bacio, in castigliano beso, in catalano bes, in galiziano beixo l'equivalente in basco è potak). Nel corso dei secoli successivi al Medioevo il castigliano, chiamato comunemente spagnolo, lingua più diffusa nel mondo fra le lingue neolatine, grazie anche alla politica centralista dei Borboni nel Settecento e a quella liberale nell'Ottocento, aveva praticamente quasi schiacciato le altre lingue riducendole a dialetti. L'avvento della democrazia dopo la fine del regime franchista che aveva accettato ma solo formalmente nel 1970 il pluralismo linguistico la Costituzione del 1978 ha riconosciuto carattere ufficiale all'interno delle diverse comunità autonome oltre che al castigliano al catalano e alle sue varianti in uso nella Comunità Valenzana e nelle Baleari, al galiziano e al basco. Nelle scuole viene insegnato generalmente il bilinguismo: castigliano e lingua della propria Comunità autonoma.

Nel 1885 Olite uscì indenne dalla grave epidemia di colera che colpì la Navarra e il popolo attribuì questo accadimento favorevole alle preghiere che erano state rivolte dalla Comunità davanti all'immagine dell'Immacolata Concezione che da allora venne chiamata Virgen del Coléra e si celebra il 26 agosto di ogni anno una festa in suo onore.

Nel 1900 si costituì in Olite la prima cooperativa agricola della Navarra, terza in Spagna, che permise una più moderna e razionale utilizzazione dell'agricoltura e del commercio dei prodotti agricoli. Si iniziò anche una diversificazione dell'economia installando nel comune alcune fabbriche industriali per la produzione di tessuti, di parti per autoveicoli e agroalimentari.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Chiesa di Santa María la Real

Torre del Chapitel detta anche del Reloj per l'orologio che vi si e posto successivamente alla sua costruzione risalente al XV secolo.

Dintorni

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Feste

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Comuni confinanti

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN167428567 · SBN CAGL003142 · LCCN (ENn80113607 · GND (DE4478464-8 · BNF (FRcb12021696m (data) · J9U (ENHE987007557338905171
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