Mazar-i Sharif città | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Provincia | Balkh |
Distretto | Mazar-i Sharif |
Territorio | |
Coordinate | 36°42′N 67°07′E / 36.7°N 67.116667°E |
Altitudine | 380 m s.l.m. |
Superficie | 83 km² |
Abitanti | 427 600 (2015) |
Densità | 5 151,81 ab./km² |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+4:30 |
Cartografia | |
Mazar-i Sharif (in persiano مزار شریف) è la quarta maggiore città afghana, con una popolazione di quasi 600000 abitanti al 2022.[1] È il capoluogo della provincia di Balkh ed è collegata con Kabul a sud-est, con Herat a ovest e con l'Uzbekistan a nord.
Mazar-i Sharif in lingua afghana significa Nobile (Sharif) Santuario (Mazar), in riferimento al grande santuario-moschea colorato di azzurro dedicato alla memoria del quarto Califfo e primo Imam ʿAlī ibn Abī Ṭālib, che si erge al centro della città e che è chiamato "Santuario di Sua Eccellenza (Hazrat) ʿAlī" o "Moschea Blu" (al-Masjid al-Azraq).
L'improbabile luogo di sepoltura del cugino e genero del Profeta fu "scoperto" all'epoca dello scià Ḥusayn dell'Impero timuride, anche se la collocazione appare assolutamente fantasiosa, essendo ʿAlī stato assassinato nel 661 a Kufa ed essendo nei suoi pressi sollecitamente sorto un santuario poco distante, a Najaf: luogo in cui risiede l'Ayatollah che gode di maggior prestigio all'interno del mondo sciita duodecimano e ismailita e dove si esiliò Ruhollah Khomeyni.
Uno dei più importanti centri dell'epoca d'oro islamica, Balkh, sorge nelle immediate vicinanze della città.