In algebra lineare una matrice a diagonale dominante per righe in senso debole, o più comunemente matrice a diagonale dominante (o dominante diagonale), è una matrice quadrata di ordine i cui elementi diagonali sono maggiori o uguali in valore assoluto della somma di tutti i restanti elementi della stessa riga in valore assoluto:

Qualora tale relazione valga in senso stretto, ossia

la matrice si definisce a diagonale dominante in senso stretto, o in senso forte, per righe, o fortemente dominante diagonale.

Quando le stesse definizioni vengono date per colonne, ossia

si hanno rispettivamente una matrice a diagonale dominante per colonne in senso debole (o dominante diagonale per colonne) e una matrice a diagonale dominante in senso stretto, o in senso forte, per colonne (o fortemente dominante diagonale per colonne).

Matrici irriducibilmente dominanti diagonali

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Una matrice quadrata si dice irriducibilmente dominante diagonale (i.d.d.) per righe se:

Analogamente si definisce una matrice i.d.d. per colonne. Per il terzo teorema di Gershgorin, una matrice i.d.d. è sempre non singolare.

Proprietà

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Valgono i seguenti teoremi:

Note

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  1. ^ Nel primo caso, la dimostrazione è banale. Nel secondo è necessario mostrare che su ogni riga deve esistere almeno un elemento non diagonale che non è nullo, ed è sufficiente mostrare che altrimenti il grafo associato ad non sarebbe fortemente connesso.
  2. ^ Ovverosia una sottomatrice quadrata ottenuta eliminando righe e colonne di uguale indice.
  3. ^ Per il primo teorema di Gershgorin, ha autovalori stanti nel semipiano . Dacché è simmetrica (o hermitiana), tali autovalori sono reali, e dunque positivi. Allora, come conseguenza del teorema spettrale, è definita positiva.
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