Masada | |
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Titolo originale | Masada |
Paese | USA |
Anno | 1981 |
Formato | miniserie TV |
Genere | drammatico, storico, azione |
Puntate | 4 |
Durata | 6 h 34 min |
Lingua originale | inglese |
Rapporto | 1.33:1 |
Crediti | |
Narratore | Richard Basehart (lingua originale) |
Regia | Boris Sagal |
Sceneggiatura | Ernest K. Gann, Joel Oliansky |
Interpreti e personaggi | |
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Fotografia | Paul Lohmann |
Montaggio | Edwin F. England, Peter Kirby, Robert L. Kimble, Ron Rutberg |
Musiche | Jerry Goldsmith, Morton Stevens |
Scenografia | Edward M. Parker, Joseph J. Stone |
Costumi | Vittorio Nino Novarese |
Effetti speciali | Kevin Pike |
Produttore | George Eckstein |
Produttore esecutivo | Jennings Lang |
Casa di produzione | Aarnon Milchan Productions, Universal TV |
Prima visione | |
Prima TV originale | |
Dal | 5 aprile 1981 |
All' | 8 aprile 1981 |
Rete televisiva | ABC |
Prima TV in italiano | |
Dal | 20 marzo 1983 |
Al | 10 aprile 1983 |
Rete televisiva | Canale 5 |
Masada è una miniserie televisiva del 1981 originariamente trasmessa dalla ABC; in prima tv italiana andò in onda su Canale 5 per quattro domeniche consecutive alle 20:25 dal 20 marzo al 10 aprile 1983[1]. La fiction è tratta dal romanzo The Antagonists[2] di Ernest K. Gann[1], pubblicato in lingua italiana da Sperling & Kupfer nel 1983 col titolo Gli eroi di Masada[2].
Palestina I secolo d.C., la prima guerra giudaica sta volgendo al termine. La popolazione israelita è ormai quasi interamente sottomessa alla dominazione romana, solo un gruppo costituito da meno di 700 guerrieri zeloti guidati da Eleazar Ben Yair, rimane irremovibilmente deciso a non cedere all'invasore. Asserragliatisi sulla rocca di Masada essi resisteranno strenuamente per circa tre anni all'assedio dell'esercito avversario, al comando di Cornelio Flavio Silva, fino alla sconfitta definitiva. I Romani riusciranno a entrare nella fortezza nemica, ma qui li attenderà un'incredibile quanto atroce scoperta.
In precedenza sia Joseph Losey che Orson Welles erano sembrati interessati a portare sullo schermo gli avvenimenti di Masada, ma quello più concretamente vicino a realizzare tale trasposizione fu Luchino Visconti: egli compì infatti dei sopralluoghi nei territori che furono teatro della vicenda reale. Purtroppo tale progetto sfumò a causa dei vari conflitti arabo-israeliani, che all'epoca rendevano quelle zone inagibili per le riprese[1].
Nel 1971 Joel Oliansky realizzò una sceneggiatura cinematografica dal romanzo The Antagonists di Ernest K. Gann uscito nello stesso anno[3]; il suo adattamento però risultò essere troppo esteso per un film intorno alle 2 ore e mezza standard di durata prevista[3]. Con lo scoppio della guerra del Kippur il tutto fu accantonato[3]. Nel 1978 Brandon Stoddard, vicepresidente della ABC, decise di recuperare il progetto[3] e nominò George Eckstein a capo della produzione, mentre Oliansky fu incaricato di rivedere ed estendere la sua sceneggiatura[3]. Le riprese furono affidate a Boris Sagal, già realizzatore di un precedente lavoro per la ABC: Ike.
Il regista volle rimanere il più possibile fedele all'opera dello scrittore statunitense[1]; quest'ultimo, nelle note introduttive del suo libro, ne rivendicava l'estrema accuratezza storica del contenuto[1]. Per ottenere estrema veridicità nella ricostruzione, rispetto agli avvenimenti narrati, la produzione scelse quindi di girare esattamente nei luoghi storicamente accertati, in cui avvennero i fatti. Nonostante l'intenzionale fedeltà storica, diverse furono le licenze artistiche degli autori, sia per quanto riguarda le vicende private dei protagonisti quanto per gli avvenimenti narrati[3]. La lavorazione durò circa tre anni[4] per un costo di 25 milioni di dollari[3] e furono impiegate intorno a 5000 comparse[1]. La fortezza fu ricostruita a circa un miglio dai resti di quella originaria, al tempo già divenuta monumento nazionale israeliano[3]. Le riprese furono integrate da quelle effettuate negli studios della Universal situati al nº 100 di Universal City Plaza presso Universal City (California)[5]. All'esperto Vittorio Nino Novarese, specializzato in kolossal e peplum[3], fu affidata la realizzazione dei costumi. Con Masada Peter O'Toole recitò nel suo primo lavoro televisivo[3], mentre Peter Strauss era al tempo "reduce" da un'altra celebre produzione ABC, ovvero Il ricco e il povero[3]. Gli autori scelsero di porre sullo stesso piano i due personaggi principali, entrambi con pari nobiltà d'animo ed autorevolezza da leader carismatici[1].
Nell'edizione originale la serie era introdotta e si concludeva con le immagini di alcune reclute israeliane, all'epoca della realizzazione della fiction; esse erano state filmate mentre compivano il loro giuramento, sui resti della fortezza protagonista delle vicende narrate, promettendo solennemente che non sarebbe mai più accaduta un'altra "Masada"[3]. Queste immagini, insieme al commento della voce fuori campo che le accompagnava, furono al tempo valutate come eccessivamente propagandistiche, nei confronti dell'Esercito israeliano[3].