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Erba-sega
Lycopus europaeus
(Erba-sega comune)
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottofamiglia Nepetoideae
Tribù Mentheae
Sottotribù Lycopinae
B.T.Drew & Sytsma, 2012
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Genere Lycopus
L., 1753
Specie
(Vedi testo)

Lycopus L. 1753 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, dall'aspetto di piccole erbacee perenni dalla tipica infiorescenza a verticilli sovrapposti. È l'unico genere della tribù Lycopinae B.T.Drew & Sytsma, 2012.[1][2][3]

Etimologia

Il nome del genere deriva da due parole greche: "lykos" (= lupo) e "pous" (= piede), ossia "piede di lupo".[4][5] Il nome scientifico del genere è stato definito da Linneo (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum - 2" del 1753.[6] Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dai botanici contemporanei Bryan T. Drew e Kenneth J. Sytsma nella pubblicazione "American Journal of Botany. Lancaster, PA - 99(4): 945." del 2012.[7]

Descrizione

Il portamento
Lycopus americanus
Le foglie
Lycopus cavaleriei
Infiorescenza
Lycopus europaeus
I fiori
Lycopus uniflorus

Il portamento delle specie di questo genere è erbaceo perenne. La forma biologica è, almeno per le specie europee, emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. L'indumento è formato da peli semplici. Alcune specie possono essere debolmente aromatiche.[8][9][10][11][12][13][14]

Radici

Le radici sono secondarie da rizoma. I rizomi possono essere orizzontali oppure striscianti e radicante-stolonifero; talvolta sono presenti delle forme tuberose.

Fusto

I fusti sono eretti, ascendenti e ispidi. In alcune specie superano abbondantemente il metro di altezza.

Foglie

Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto (a due a due) e ogni verticillo è alternato rispetto al precedente. Sono sessili oppure picciolate e sono prive di stipole. La forma della lamina varia da ovata a lanceolata o lineare; può essere variamente dentata fino ad essere pennatosetta. Quelle inferiori sono profondamente lobate, mentre quelle superiori sono dentellate e progressivamente minori.

Infiorescenza

Le infiorescenze sono terminali, peduncolate e portate in vari verticilli stretti, ascellari e sovrapposti lungo il fusto. Ogni verticillo è composto da diversi fiori sessili o subsessili disposti circolarmente a corona (verticillastri multiflori glomeruliformi) e sono poggianti su due brattee fogliose (o semplicemente delle foglie più piccole rispetto a quelle lungo il fusto). Sono presenti anche bratteole di pochi millimetri.

Fiori

I fiori sono ermafroditi, zigomorfi, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calicecorolla - androceogineceo) e pentameri (5-meri: la corolla e il calice sono a 5 parti).

X, K (5), [C (2+3), A 2+2] G (2), (supero), drupa, 4 nucule[11][13]

Frutti

Il frutto è uno schizocarpo composto da 1 - 4 nucule (talvolta ridotte a una per aborto delle altre) con forme ovoidi-tetraediche e dorso-ventralmente appiattito. Spesso sulla cresta apicale sono presenti dei denti o tubercoli. La superficie è marrone e in genere è glabra con la faccia superiore (ma anche quella inferiore) densamente ghiandolosa.

Riproduzione

Distribuzione e habitat

Le specie del genere Lycopus (meno di una ventina in tutto) sono distribuite soprattutto nelle zone temperate dell'emisfero settentrionale (solamente una specie si trova in Australia).[8] In Europa il genere è ovunque presente; si trova anche nella Transcaucasia, Anatolia, Asia mediterranea e Magreb.[19] L'habitat è quello tipico da temperato a subtropcale.

Specie della zona alpina

Tutte le specie spontanee della flora italiana del genere Lycopus vivono sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla distribuzione delle specie alpine[20].

Specie Comunità
vegetali
Piani
vegetazionali
Substrato pH Livello trofico H2O Ambiente Zona alpina
Lycopus europaeus subsp. europaeus 6 montano
collinare
Ca-Si neutro medio bagnato A3 tutto l'arco alpino
Lycopus europaeus subsp. mollis 6 collinare Ca-Si neutro alto bagnato A3 Alpi centrali
Lycopus exaltatus 14 collinare Ca-Ca/Si basico-neutro alto bagnato I2 NO BG VR
Legenda e note alla tabella.

Substrato con “Ca/Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili); vengono prese in considerazione solo le zone alpine del territorio italiano (sono indicate le sigle delle province).
Comunità vegetali: 6 = comunità delle megaforbie acquatiche; 14 = comunità forestali;
Ambienti: A3 = ambienti acquatici come rive, stagni, fossi e paludi; I2 = boschi di latifoglie;

Tassonomia

La famiglia di appartenenza della sottotribù (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie,[11] ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. La famiglia è suddivisa in 7 sottofamiglie; la sottotribù Lycopinae (e quindi anche il genere Lycopus) appartiene alla sottofamiglia Nepetoideae (tribù Mentheae).[2][3][8]

Filogenesi

Il genere Lycopus (e la relativa sottotribù Lycopinae) costituiscono un clade monofiletico. All'interno della tribù Mentheae le Lycopinae occupano una posizione centrale e sono "gruppo fratello" della sottotribù Nepetinae e insieme sono "gruppo fratello" della sottotribù Prunellinae. I caratteri distintivi del gruppo sono:[21]

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è 2n = 22.[8]

Specie spontanee italiane

Sul territorio italiano sono presenti due specie del genere Lycopus; si distinguono dai seguenti caratteri:[9]

Lycopus europaeus L. - Erba-sega comune: l'altezza media della pianta è di 2 - 9 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Paleotemperato - Cicumboreale; l'habitat tipico sono i prati umidi, i bordi dei fossi e i canneti; la distribuzione sul territorio italiano è totale fino ad una altitudine di 1100 m s.l.m.. Di questa specie in Italia è presente anche la sottospecie mollis (A. Kern) Murr., 1923.
Lycopus exaltatus L. fil. - Erba-sega maggiore: l'altezza media della pianta è di 8 - 15 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Eurosiberiano - Pontico-pannonico; l'habitat tipico sono i prati umidi, gli argini e le rive dei ruscelli; la distribuzione sul territorio italiano è discontinua (manca al Sud e nelle isole) fino ad una altitudine di 800 m s.l.m..

Specie Euro-mediterranee

In Europa e nell'areale del Mediterraneo sono presenti le seguenti specie:[19]

Elenco completo delle specie

Il genere Lycopus comprende le seguenti specie:[1]

Sinonimi

L'entità di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[19]

Alcune specie

Note

  1. ^ a b Lycopus, su The Plant List. URL consultato il 19 gennaio 2016.
  2. ^ a b DrewSytsma 2012.
  3. ^ a b Olmstead 2012.
  4. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 19 gennaio 2016.
  5. ^ David Gledhill 2008, pag. 245.
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 19 gennaio 2016.
  7. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 19 gennaio 2016.
  8. ^ a b c d Kadereit 2004, pag. 237.
  9. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 494.
  10. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 598.
  11. ^ a b c Judd, pag. 504.
  12. ^ Strasburger, pag. 850.
  13. ^ a b c dipbot.unict.it, https://web.archive.org/web/20160304200501/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Lami_fam.html (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  14. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  15. ^ Musmarra 1996.
  16. ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 437.
  17. ^ Kadereit 2004, pag. 181.
  18. ^ Strasburger, pag. 776.
  19. ^ a b c EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  20. ^ Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 154.
  21. ^ DrewSytsma 2012, pag. 945.

Bibliografia

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