Questa rete è stata la prima implementazione effettiva del modello di datagramma puro, inizialmente immaginato e descritto da Donald Davies, successivamente chiamato da Halvor Bothner-By, e visto da Louis Pouzin come una sua invenzione personale. Il suo lavoro, e quello dei suoi colleghi Hubert Zimmerman e Gérard Le Lann, sono stati riconosciuti da Vinton Cerf come contributi sostanziali alla progettazione di TCP/IP, la suite di protocolli utilizzata da Internet.[4][5]
Avendo partecipato alla progettazione del CTSS (Compatible Time-Sharing System), Pouzin scrisse un programma chiamato RUNCOM intorno al 1963-1964. RUNCOM consentiva l'esecuzione di comandi contenuti all'interno di una cartella e può essere considerato l'antenato dell'interfaccia della riga di comando e degli script della shell. Pouzin è stato colui che ha coniato il termine shell per un linguaggio a comandi nel 1964 o 1965.[6] I concetti di Pouzin furono successivamente implementati in Multics da Glenda Schroeder al MIT. Schroeder ha sviluppato il primo guscio Multics con l'assistenza di un uomo senza nome della General Electric. La shell Multics di Schroeder era il predecessore della shell Unix, che è ancora in uso oggi.
Dal 1967 al 1969 Pouzin ha sviluppato un sistema operativo per Météo-France, il servizio meteorologico nazionale francese, utilizzando CDC 6400 come hardware. Questo sistema è stato creato per le previsioni del tempo e le statistiche ed è stato utilizzato per 15 anni.
Pouzin ha diretto il pionieristico progetto di rete CYCLADES dal 1971 al 1976. Basandosi sulla simulazione di Donald Davies delle reti di datagrammi, Pouzin ha costruito la rete di commutazione di pacchetto CIGALE. CYCLADES ha utilizzato un'architettura a strati, come ha fatto Internet in seguito, per ricercare concetti di internetworking.[7][8][9]
Ha partecipato all'International Networking Working Group dal 1972, inizialmente presieduto da Vint Cerf.[10] Fu riconosciuto da Bob Kahn e Cerf nel loro documento del 1974 sui protocolli di internetworking, "A Protocol for Packet Network Intercommunication".[10]
Nel 2002 Pouzin, insieme a Jean-Louis Grangé, Jean-Pierre Henninot e Jean-François Morfin, ha partecipato alla creazione di Eurolinc, un'associazione senza scopo di lucro che promuove il multilinguismo nei nomi di dominio. Nel giugno 2003, Eurolinc è stata accreditata dall'ONU per partecipare al Vertice mondiale sulla società dell'informazione (WSIS).
Nel novembre 2011 ha fondato Savoir-Faire, una società di radici alternative, con Chantal Lebrument e Quentin Perrigueur.[11][12]
Nel 2012 ha sviluppato un servizio chiamato Open-Root, dedicato alla vendita di domini di primo livello (TLD) in tutti gli script al di fuori di ICANN. In questo modo le persone possono sviluppare domini di secondo livello gratuitamente.
«In the early 1970s Mr Pouzin created an innovative data network that linked locations in France, Italy and Britain. Its simplicity and efficiency pointed the way to a network that could connect not just dozens of machines, but millions of them. It captured the imagination of Dr Cerf and Dr Kahn, who included aspects of its design in the protocols that now power the internet.»
«Mr Pouzin created a program called RUNCOM that helped users automate tedious and repetitive commands. That program, which he described as a “shell” around the computer’s whirring innards, gave inspiration—and a name—to an entire class of software tools, called command-line shells, that still lurk below the surface of modern operating systems.»
^ James Pelkey, 6.3 CYCLADES Network and Louis Pouzin 1971–1972, in Entrepreneurial Capitalism and Innovation: A History of Computer Communications 1968–1988. URL consultato il 23 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2021).
«The authors wish to thank a number of colleagues for helpful comments during early discussions of international network protocols, especially R. Metcalfe, R. Scantlebury, D. Walden, and H. Zimmerman; D. Davies and L. Pouzin who constructively commented on the fragmentation and accounting issues; and S. Crocker who commented on the creation and destruction of associations.»
^Archived copy, su owni.fr. URL consultato il 3 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).