Lea Giunchi (Cervia, 4 gennaio 1884Milano, 3 gennaio 1938) è stata un'attrice italiana del cinema muto. Fu una delle prime donne comiche del cinema italiano[1].

Biografia

Iniziò prima come artista circense, che fece fino al 1909 quando insieme al compagno Natalino Guillaume e al fratello di quest'ultimo, Ferdinando, fu assunta dalla casa cinematografica Cines di Roma, e intraprese la carriera cinematografica. Dal 1911 utilizzò spesso il nome d'arte Lea, omettendo il cognome, facendo da spalla a Tontolini, personaggio interpretato dal cognato.

Realizzò una serie di film i cui titoli contenevano il suo nome, il primo dei quali girato nel 1910, con il titolo Lea in convitto, a cui fecero seguito i film Lea si diverte e Lea vuol morire del 1912, Lea e il gomitolo del 1913, e tanti altri. Il ruolo di "Lea" lo ricoprì in oltre 40 film fino al 1914.

Fu interprete anche in film drammatici, come Quo vadis? del 1913, nel ruolo di Licia. Lavorò insieme ad altri comici dell'epoca come Kri-Kri (Raymond Dandy), Checco (Giuseppe Gambardella), e il piccolo Cinessino, interpretato dal figlio Eraldo.

La sua carriera artistica durò fino al 1919, quando ella stessa decise di abbandonarla a seguito della tragica morte del compagno Natalino Guillaume.

Filmografia parziale

Lea Giunchi e Giuseppe Gambardella nel film Il gomitolo

Note

  1. ^ G. Casadio, Il cinema a Ravenna: luoghi, personaggi e film dalle origini agli anni Ottanta, Longo, p. 39

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