Il cosiddetto Lamento di una sposa padovana è un frammento di 118 versi di autore ignoto.[1]

Il lamento è in novenari in rima baciata e rappresenta uno dei più antichi testi in lingua veneta.[2]

Nella prima parte, una sposa lamenta la lontananza del marito, partito per le Crociate, e protesta la propria fedeltà. Nella seconda parte, appare un pellegrino e il testo si fa più raffinato. Le differenze tra le due parti suggeriscono che esse siano diversi frammenti di un più ampio poema didascalico.[2]

Il frammento è stato ritrovato a tergo di una pergamena destinata ad ospitare un atto notarile padovano redatto nel 1277.[1][2] Tale pergamena è detta "Papafava" e così anche il Lamento è indicato come "frammento Papafava".[3]

Successivamente, è stata ritrovata un'altra porzione di testo, stavolta in una pergamena dell'Archivio dell'Ospedale di Santa Maria dei Battuti di Treviso (la numero 16695, scatola 116). Questo secondo testimonio è di poco successivo al primo (al più tardi, dei primissimi del XIV secolo).[3]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b Salinari, p. 20.
  2. ^ a b c Scheda su sapere.it.
  3. ^ a b Giuseppina Brunetti, Il frammento inedito »Resplendiente stella de albur« di Giacomino Pugliese e la poesia italiana delle origini, editore Walter de Gruyter, 2011, p. 178.

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura