Il Colonnello Chabert
Titolo originaleLe Colonel Chabert
AutoreHonoré de Balzac
1ª ed. originale1832
Genereromanzo
Lingua originalefrancese
AmbientazioneParigi, 1817
Protagonistiil colonnello Chabert
CoprotagonistiDerville
Antagonistila moglie
SerieLa Commedia umana
Preceduto daPapà Goriot
Seguito daLa messa dell'ateo

Il Colonnello Chabert (Le Colonel Chabert) è un romanzo breve scritto nel 1832 da Honoré de Balzac. È la ventiduesima opera delle Scene della vita privata (Scènes de la vie privée), il primo degli svariati cicli narrativi dell'ambiziosa serie de La Comédie humaine.

Trama

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Nel 1817, dieci anni dopo la battaglia di Eylau, che vedeva contrapposte la fazione francese e quella Russa, il colonnello Hyacinthe Chabert, soldato della Grande Armata creduto morto ma in realtà rimasto sepolto vivo sotto i cadaveri, deve affrontare i disagi di un ritorno a casa nella Parigi della Restaurazione.

Lì trova la moglie sposata con un altro uomo, il conte Ferraud, e i suoi beni usurpati. Racconta la sua storia all'avvocato Derville, il quale prende a cuore la sua causa e si adopera per aiutarlo a riprendere il proprio posto nella società. La nuova contessa Ferraud non è disposta però a cedere i soldi al marito e decide quindi di portarlo nella sua villa di campagna. Lì tenta di sedurlo e di fargli firmare un documento in cui dichiari di non essere Chabert ma un impostore. L'intento naufraga ma la contessa otterrà comunque dal colonnello quello che vuole. Il colonnello finirà i suoi giorni nell'ospizio dei vecchi. Derville invece disgustato dalla malvagità che vede ogni giorno, si ritira in campagna.

Incipit

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- Tó, ancora quel palamidone!

Quest'esclamazione era sfuggita alle labbra di un giovane impiegato, di quelli che negli studi vengono detti "galoppini". Egli cavò un po' di mollica dal pezzo di pane che stava gagliardamente addentando, ne fece una pallina, e la lanciò schernevolmente dallo sportellino della finestra a cui stava appoggiato. Ben diretta, la pallina rimbalzò quasi all'altezza del telaio, dopo aver colpito il cappello di uno sconosciuto che attraversava il cortile di una casa di via Vivienne, dove abitava l'avvocato Derville.

Finale

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Non posso dirvi tutto quello che ho visto, perché ho veduto delitti contro i quali la giustizia non può nulla. Insomma, tutti gli orrori che i romanzieri credono di inventare sono sempre ben poco, appetto alla verità. Conoscerete queste belle cose, voi; io vado a vivere in campagna con mia moglie. Parigi mi fa orrore.

- Ne ho già viste abbastanza da Desroches, - rispose Godeschal.

Personaggi principali

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Adattamenti cinematografici

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Edizioni italiane

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàBNF (FRcb12006825f (data)
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