Maria Idolina Landolfi (Roma, 19 maggio 1958Firenze, 27 giugno 2008[1]) è stata una scrittrice, traduttrice e critica letteraria italiana, figlia dello scrittore Tommaso Landolfi e principale curatrice delle sue opere.

Biografia

Idolina Landolfi nacque a Roma il 19 maggio 1958, ma, come il padre - lo scrittore Tommaso -, completò i propri studi a Firenze, dove si laureò in Letteratura italiana.

Visse dividendosi tra l'Italia e Parigi, collaborando come critica letteraria, con articoli su autori italiani e francesi dell'Ottocento e del Novecento per vari quotidiani e settimanali, tra cui "La Stampa", "la Repubblica", "Il Mattino", "il manifesto", "Diario", "Le Monde Diplomatique", "Il Piccolo", "Stilos", "Europe", "Chroniques italiennes"; per più di dieci anni scrisse continuativamente per "Il Giornale" diretto da Indro Montanelli.

La sua attività di scrittrice non si limitò però a collaborazioni con periodici, e nel corso degli anni ha pubblicato alcuni libri, tra cui raccolte di racconti, un romanzo per ragazzi e un libro d'arte. Alcuni suoi racconti e articoli apparvero in "Paragone", "Panta", "Nuovi Argomenti", "Il Ponte", "Semicerchio", "Poesia".

Idolina Landolfi svolse anche un'intensa attività di traduttrice dal francese, occupandosi, in particolare, di testi di Jacques Derrida, Michel Tournier, Elie Wiesel, Eugène Dabit, Boris Vian.

Tenne corsi di scrittura creativa ed editing a Firenze, Roma e Benevento, alla scuola "Technè", nonché seminari sulla traduzione letteraria presso varie università.

Diresse a lungo, all'interno di un progetto finanziato dalla Provincia di Salerno, la rassegna internazionale di poesia "DiVersi Racconti" e il premio di narrativa "Lo Stellato", curando i relativi volumi di racconti e poesie.

Per alcuni anni coordinò la sezione dedicata alla letteratura nell'ambito del festival "Benevento Città Spettacolo". La sua attività di curatrice editoriale si rivolse invece per più di vent'anni soprattutto alle opere del padre, ripubblicandole con apparati critici presso gli editori Rizzoli e Adelphi. Proprio al fine di tutelare e gestire i materiali del padre, nel 1996 fondò il Centro Studi Landolfiani, di cui fu la presidente fino alla morte. In questa veste si distinse per aver fondato la rivista «Diario perpetuo», che costituisce il bollettino del Centro stesso. Collaborò alle pagine culturali del quotidiano Il Giornale fino al maggio 2008[2].

La sua biblioteca personale è stata donata alla Biblioteca Umanistica di Siena.[3]

Archivio

Il materiale archivistico e la sua Biblioteca[4] è pervenuto alla Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Siena nel 2010.

Corrispondenza: la corrispondenza è raccolta in 5 scatole e copre un arco cronologico che va dal 1978 al 2008, per una stima complessiva indicativa di circa mille lettere, non ordinate.

Manoscritti: tra i materiali di lavoro di Idolina Landolfi sono conservati fascicoli di racconti dattiloscritti, appunti e altri dattiloscritti di vario tipo;

Diari, Agende e Taccuini: si conservano 4 agende, ad uso personale e 4 schedari di lavoro, relativi alle traduzioni.

Raccolte di materiale bibliografico, di giornali, riviste: il fondo consta di una consistente raccolta di riviste e giornali di vario genere

Materiale grafico e iconografico:15 album di fotografie, cartoline illustrate e circa 15 poster, stampe e quadretti.

Documenti su supporti avanzati: il materiale audio-video (una decina di cd-rom e dvd) è per lo più relativo a film.

Biblioteca: il fondo archivistico depositato presso la Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Siena si accompagna alla donazione di circa 3000 volumi appartenuti sia ad Idolina Landofli, tra i quali si può identificare un nucleo strettamente personale costituito da circa 200 libri, che a Tommaso Landolfi, come ad esempio molte prime edizioni dei suoi romanzi databili intorno agli anni '30-'40 del Novecento.

Prosa e poesia

Traduzioni

Curatele

Note

  1. ^ Addio a Idolina Landolfi, critica e scrittrice Faceva parte della giuria del premio Dessi, su ricerca.gelocal.it. URL consultato l'11/10/2018 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2018).
  2. ^ Articoli di Idolina Landolfi pubblicati sul quotidiano Il Giornale, su ilgiornale.it.
  3. ^ Archivio Tommaso e Idolina Landolfi, su sba.unisi.it. URL consultato il 9/2/2018 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2018).
  4. ^ Fondo Landolfi Idolina, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 5 dicembre 2018.

Altri progetti

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