Hubert Damisch (Parigi, 28 aprile 1928Parigi, 14 dicembre 2017) è stato un filosofo e critico d'arte ceco naturalizzato francese.

Biografia

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Specializzato in estetica e storia dell'arte, ha insegnato all'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi dal 1975 al 1996.

Dopo aver studiato alla Sorbonne con Maurice Merleau-Ponty e quindi con Pierre Francastel, ha fondato nel 1967 il "Cercle d'histoire/théorie de l'art" che poi divenne il CEHTA (Centre d'histoire et théorie des arts)[1], presso l'EHESS.

Si è occupato a lungo e da diversi punti di vista di storia e teoria della pittura, architettura, fotografia, cinema, teatro (soprattutto scenografia) e museografia, diventando un riferimento importante negli studi di teoria della rappresentazione visiva. L'approccio per il quale è conosciuto meglio è quello dello strutturalismo sincronico.

Ha scritto tra l'altro su "Lettres nouvelles", "Les Annales", "Médiations. Revue des expressions contemporaines", "Critique", "Tel Quel" e per l'Enciclopedia Einaudi (gli articoli: Arti, Artista, Maschera e Ornamento).

Le sue opere più note sono Théorie du nuage (1972), L'origine de la perspective (1987), Le jugement de Pâris (1992) e Skyline (1997).

Opere

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Note

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  1. ^ Sito del CEHTA.

Collegamenti esterni

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