Nel 1923 sorprende il mondo scavalcando l'asticella del salto in alto col ventre anziché in sforbiciata, raffinando la tecnica proposta a Stoccolma 1912 per primo dal connazionale George Horine. Ai Giochi olimpici di Parigi 1924 conquista due medaglie d'oro, nel decathlon e nell'alto, utilizzando lo stile di scavalcamento dell'asticella che in futuro verrà conosciuto come ventrale e che sarà utilizzato per quasi 60 anni, fino all'avvento del Fosbury.