Guido Dossena | ||
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Nazionalità | Italia | |
Altezza | 174 cm | |
Peso | 73 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Termine carriera | 1947 - giocatore 1962 - allenatore |
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Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1928-1932 | Reggina | 78 (15) |
1932-1934 | Livorno | 45 (10) |
1934-1940 | Lucchese | 131 (2) |
1940-1942 | Crema | ? (?) |
1942-1945 | Legnano | 33 (1) |
1945-1947 | Crema | 1+ (0+) |
Carriera da allenatore | ||
1945-1947 | Crema | |
1947 | Lecce | |
1948 | Reggina | |
1948-1950 | Fanfulla | |
1950-1951 | Crema | |
1951 | Cremonese | |
1951-1952 | Palermo | Vice |
1954-1955 | Akragas | |
1955-1956 | Pergolettese | |
1956-1960 | Akragas | |
1961-1962 | Trevigliese | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. |
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Guido Dossena (Ombriano, 6 settembre 1910 – Crema, 24 gennaio 1985) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
È deceduto il 24 gennaio 1985, vittima di un incidente stradale nei pressi di Crema[1].
Inizialmente impiegato come mezzala, durante la militanza nella Reggina viene riconvertito a mediano[2], ruolo che manterrà fino a fine carriera[3]. Nel Livorno è stato talvolta schierato come ala[4][5].
Inizia l'attività calcistica nel 1928, con la maglia della Reggina, nel campionato di Prima Divisione: qui rimane per quattro stagioni, guadagnando progressivamente il posto da titolare[2], totalizzando 78 presenze e 15 reti[6]. Nel 1932, posto in lista di trasferimento[7], si trasferisce al Livorno, in Serie B, e con 8 reti in 23 partite contribuisce alla promozione in Serie A dei toscani[8]. Riconfermato anche per il campionato 1933-1934[9], debutta nella massima serie collezionando 22 presenze e 2 reti.
Nel 1934 viene ceduto alla Lucchese, tornando tra i cadetti. Con la formazione rossonera ottiene la sua seconda promozione in Serie A nel 1936 e disputa nel massimo campionato tre stagioni consecutive, agli ordini di Egri Erbstein[10]. Dopo un'ultima annata a Lucca, in Serie B, con il gallone di capitano[11], scende in Serie C con un biennio nel Crema (sempre come capitano)[3] e una stagione nel Legnano. Chiude la carriera dopo il termine della Seconda guerra mondiale, ancora nel Crema.
Ha totalizzato 81 presenze con 4 reti in Serie A e 95 presenze con 8 reti in Serie B.
Nelle sue ultime stagioni da calciatore nel Crema è anche allenatore, affiancato da Giuseppe Voltini, e dopo aver lasciato i lombardi passa sulla panchina del Lecce, in Serie B[12]. L'esperienza in Salento dura 13 giornate, fino all'esonero e alla sostituzione con Raffaele Costantino[13]. Nel prosieguo della stagione torna alla Reggina subentrando a Luigi Bertolini[14]: con gli amaranto ottiene il secondo posto nel girone T del campionato di Serie C 1947-1948.
Dopo un'ulteriore esperienza al Crema, in Serie C (nella quale viene esonerato e sostituito da Géza Boldizsár), allena la Cremonese nella seconda parte del campionato di Serie B 1950-1951[15]. Nell'ottobre 1951 viene assunto dal Palermo come vice di Remo Galli, con delega particolare alla cura delle squadre minori[16][17]; in seguito allena l'Akragas in due riprese[18][19] e la Pergolettese, nel campionato di Promozione Lombardia 1955-1956 concluso con la retrocessione[20][21].
Nel campionato di Serie D 1961-1962 è sulla panchina della Trevigliese[22].