Il girino è lo stadio larvale degli anfibi anuri come rane e rospi. Per gli anfibi caudati come le salamandre si parla invece di larva.
Il girino assomiglia più a un piccolo pesce che non ad un anfibio. Il suo corpo è caratterizzato da due zone ben distinte: una tondeggiante, comprendente la testa e gli organi vitali; l'altra è la lunga coda, potente e flessibile. Il girino respira attraverso delle branchie e si nutre generalmente di vegetali (organismo fitofago); tuttavia, alcune specie di girini si nutrono, analogamente alle larve degli anfibi caudati, di organismi animali come insetti e altre larve.
I girini sono organismi acquatici. Generalmente, essi prediligono le acque stagnanti, ferme e ricche di vegetazione, ma molte specie possono essere trovate anche in torrenti montani con forte corrente.
Il girino è solamente uno stadio della vita dell'anfibio e quindi dovrà subire un processo di metamorfosi che lo porterà alla forma finale.
I ricercatori hanno studiato a lungo i girini dello scafiopo, che si formano in stagni temporanei localizzati nel deserto e quindi devono elaborare strategie di sopravvivenza particolari per crescere rapidamente e abbandonare il più presto possibile il loro primo precario ambiente di vita. La particolarità di questi girini è che pur essendo nati onnivori, talvolta diventano carnivori e cannibali, cambiando conseguentemente anche struttura muscolare, forma e dimensione. Le loro stesse abitudini sociali mutano a seconda delle loro tendenze alimentari e in qualunque caso tendono a risparmiare i loro fratelli.[1]
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