Giornale del Popolo | |
---|---|
Stato | Svizzera |
Lingua | italiano |
Periodicità | quotidiano |
Genere | stampa locale |
Formato | standard |
Fondazione | 1926 |
Chiusura | 2018 |
Sede | via San Gottardo 50, 6900 Massagno |
Editore | Società editrice del Giornale del Popolo SA |
Tiratura | 10'041 (2018) |
ISSN | 1660-9662 |
Il Giornale del Popolo era un quotidiano in lingua italiana del Canton Ticino (Svizzera), fondato nel 1926 dall'allora Vescovo Mons. Aurelio Bacciarini.
Diretto fin dalla sua fondazione e per molti anni da don Alfredo Leber (1926-1983), tra i direttori più longevi nella storia del giornalismo, il foglio si preoccupò di diffondere i dettami della Chiesa cattolica con un'attenzione particolare alla sfera morale, ampliando nel tempo la panoramica dei temi trattati (moda, sport, tempo libero, spettacoli). La tiratura passò dalle iniziali 2'500 copie a 4'000 nel giro di pochi mesi, a 8'000 dopo il 1945, a quasi 19'000 nel 1975, diventando il quotidiano più diffuso nel Cantone Ticino.
La sede del quotidiano era a Massagno, dove erano presenti anche buona parte della redazione e dei servizi amministrativi. Aveva una tiratura di 10'041 copie[1] e, con un lettorato di 35'000 lettori (dati al 2018), era il quarto quotidiano più letto della Svizzera italiana. Nel 2004 il 51% del giornale era di proprietà della Diocesi di Lugano, mentre il 49% era di proprietà della Società Editrice Corriere del Ticino. Il fallimento è stato decretato il 5 giugno 2018, un mese circa dopo il fallimento di Publicitas AG - avvenuto venerdì 11 maggio 2018 - che ne gestiva gli annunci pubblicitari.
L'ultimo numero stampato è uscito venerdì 18 maggio 2018 quasi completamente in bianco, accompagnato da uno scritto del Vescovo di Lugano Monsignor Valerio Lazzeri ed un messaggio in prima pagina della direttrice Alessandra Zumthor: «Care lettrici e cari lettori, dopo l’annuncio shock del nostro editore non me la sono sentita di chiedere ai colleghi di scrivere i loro articoli. Ci scusiamo, ma pensiamo che possiate capirci». La diocesi di Lugano istituì l'Associazione solidarietà giornalisti e operatori dei media, per la raccolta di fondi a sostegno dei giornalisti rimasti disoccupati e dei loro famigliari[2].
Nel 2018 l'Archivio di Stato del Cantone Ticino acquisita il fondo fotografico del "Giornale del Popolo" con la sua documentazione prodotta dagli anni Cinquanta al 2018 sulla cronaca cantonale, regionale e sportiva e un'attenzione alla vita cattolica ticinese[3].