Franco Brioschi (Borgoratto Mormorolo, 29 settembre 1945Garbagnate Milanese, 15 febbraio 2005) è stato un critico letterario e italianista italiano.

Biografia

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver frequentato il Liceo Ginnasio Giovanni Berchet[1], si laureò all'Università degli Studi di Milano nel 1970 con Gaetano Trombatore e Vittorio Spinazzola. Dedicò i primi studi al liberale Piero Gobetti, a poeti come Vittorio Sereni (con il quale condividerà la direzione della collana "Le Silerchie" per Il Saggiatore) e a critici come Giacomo Debenedetti, passando presto allo studio di Giacomo Leopardi, al quale dedicherà importanti saggi e di cui curerà l'edizione dei Canti (per Rizzoli nel 1974, ma continuamente ristampata) e, con la moglie Patrizia Landi, dell'Epistolario (in 2 voll. presso Bollati Boringhieri nel 1998).

Fu docente sia di Critica e Teoria della Letteratura sia di Stilistica e Semiotica del Testo all'Università di Milano, e collaboratore di importanti riviste quali "Comunità", "Belfagor", "Quaderni Piacentini", "L'indice dei libri del mese", "Nuovi Argomenti", nonché delle pagine culturali de "L'Unità". Come consulente di Giulio Bollati contribuì alla nascita della casa editrice Bollati Boringhieri.

Con Costanzo Di Girolamo scrisse diversi manuali di studio, come Elementi di teoria letteraria (1984), Manuale di letteratura italiana in 4 volumi (1993-1996); e Introduzione alla letteratura (2003, tradotto anche in spagnolo). Inoltre introdusse e curò opere di Jean-Paul Sartre (Che cos'è la letteratura?), Nelson Goodman (I linguaggi dell'arte), Giuseppe Chiarini (Vita di Leopardi), Epitteto, Giacomo Debenedetti (Personaggi e destino), Giovanni Giudici, Italo Svevo, Gwyn A. Williams (Goya e la rivoluzione impossibile nel 1978), Bertil Malmberg (New Trends in Linguistics, nel 1972), Siegfried J. Schmidt (La comunicazione letteraria nel 1983) e Claude Hagège (L'homme de paroles, nel 1989).

È morto che non aveva ancora raggiunto i 60 anni: veniva così a mancare una delle prospettive teoriche sulla letteratura più empiriche e razionali e metodologicamente rigorose (soprattutto nella visione di un Leopardi "illuminista") della critica italiana del XX secolo.

Opere in volume

[modifica | modifica wikitesto]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ cfr. il file pdf Archiviato il 7 marzo 2007 in Internet Archive. di una sua conferenza.

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN100228458 · ISNI (EN0000 0001 1557 4574 · SBN CFIV028717 · BAV 495/316405 · LCCN (ENn82234283 · GND (DE119345412 · BNE (ESXX1025817 (data) · BNF (FRcb12032243c (data) · J9U (ENHE987007347008805171 · CONOR.SI (SL144093795