L'emulsificante alimentare in inglese: emulsifier è una sostanza appartenente al gruppo di sostanze chimiche che hanno la funzione, aggiunte agli alimenti, di preservarne il sapore o migliorarne il gusto, l'aspetto o altre qualità sensoriali. Alcuni additivi sono stati utilizzati per secoli come parte di uno sforzo per conservare il cibo, come ad esempio l'aceto (salamoia), sale (salatura), l'affumicatura, lo zucchero (cristallizzazione), ecc.. Gli additivi alimentari includono anche sostanze che possono essere introdotte negli alimenti indirettamente (chiamate "additivi indiretti") nel processo di produzione, attraverso l'imballaggio o durante lo stoccaggio o il trasporto.[1][2]
Nel 2024 uno studio, pubblicato sulla rivista The Lancet, ha dimostrato che un gruppo di aditivi alimentari, complessificamente classificati come carragenine, tra cui la gomma di carragenina, fosfato di tripotassio, citrato di sodio e gomma di guar, possono aumentare il rischio di diabete di tipo 2 (T2D).[3][4]
Lo studio ha evidenziato come sette emulsionanti (Secondo il codice europeo): E407, E340, E472e, E331, E412, E414 ed E415, associati al gruppo degli emulsionanti (carragenine totali), sono correlati ad un aumento del rischio di diabete di tipo 2.[3] Altri 34 additivi alimentari emulsificanti non sono studiati rispetto il richio di provocare il diabete di tipo 2 perchè utilizzati da un numero esiguo nel campione di persone studiate, meno del 5%.[3]