Diocesi di Segovia
Dioecesis Segobiensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Valladolid
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoCésar Augusto Franco Martínez
Vescovi emeritiÁngel Rubio Castro
Presbiteri148, di cui 126 secolari e 22 regolari
998 battezzati per presbitero
Religiosi33 uomini, 272 donne
 
Abitanti153.129
Battezzati147.755 (96,5% del totale)
StatoSpagna
Superficie6.949 km²
Parrocchie339
 
Erezione527
Ritoromano
Santi patroniSan Frutto
IndirizzoCalle Seminario 4, 40001 Segovia, España
Sito webwww.obispadodesegovia.es
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Spagna
Il seminario diocesano di Segovia.

La diocesi di Segovia (in latino Dioecesis Segobiensis) è una sede della Chiesa cattolica in Spagna suffraganea dell'arcidiocesi di Valladolid. Nel 2020 contava 147.755 battezzati su 153.129 abitanti. È retta dal vescovo César Augusto Franco Martínez.

Territorio

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La diocesi comprende la provincia di Segovia.

Sede vescovile è la città di Segovia, dove si trova la cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine.

Il territorio è suddiviso in 339 parrocchie, raggruppate in 9 arcipresbiterati: Segovia, Cuéllar, Ayllón-Riaza, La Granja-San Medel, Cantalejo-Fuentidueña, Fuentepelayo, Sepúlveda-Pedraza, Abades-Villacastín, Coca-Santa María la Real de Nieva.

Storia

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La diocesi fu eretta nel 527, quando Montano di Toledo elesse un vescovo per Segovia, il cui nome resta ignoto. La nuova diocesi, separata da quella di Palencia, era suffraganea dell'arcidiocesi di Toledo. I primi vescovi noti presero parte ai concili di Toledo del VI e VII secolo in epoca visigotica. Nello stesso periodo si diffuse a Segovia l'eresia ariana.

Successivamente, a seguito dell'invasione araba, la successione episcopale fu probabilmente interrotta. A partire dal X secolo sono documentati due vescovi, Frunimio di Wamba e Ilderedo di Simancas, che, pur documentati in alcune occasioni come vescovi di Segovia, risiedettero tuttavia fuori dalla diocesi, nei territori controllati dai cristiani.[1]

Nel 1071 i saraceni distrussero le chiese di Segovia, che otto anni dopo, nel 1079 fu riconquistata da Alfonso VI di Castiglia. Rinacque allora la vita religiosa e la successione episcopale riprende nel 1110. Nel 1123 papa Callisto II confermò con una bolla il ristabilimento della sede e assegnò alla diocesi nuovi confini.

Durante il XII secolo furono ricostruite molte chiese, compresa la cattedrale antica che fu consacrata il 16 luglio 1228.

Il periodo d'oro della diocesi fu nel XV secolo, quando furono fondati importanti monasteri e Segovia vide la presenza di personaggi di primo piano, come san Vincenzo Ferrer che predicò in città e un giovane Tomás de Torquemada. Nel 1474 fu incoronata a Segovia Isabella di Castiglia.

Agli inizi del XVI secolo la guerra danneggiò la cattedrale, cosicché nel 1525 si intraprese la costruzione di una nuova cattedrale, consacrata il 15 agosto 1558 senza che fosse completamente terminata.

La peste del 1598 diede inizio ad un periodo di decadenza, che si estenderà per i secoli XVII e XVIII, mentre nel XIX secolo molte chiese romaniche di Segovia furono demolite.

Il 4 luglio 1857 la diocesi entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Valladolid.

Il 17 ottobre 1954[2] e il 22 novembre 1955[3], con due distinti decreti della Congregazione concistoriale, furono rivisti i confini della diocesi per farli coincidere con quelli della provincia civile, in applicazione del concordato tra la Santa Sede e il governo spagnolo del 1953. La diocesi di Segovia cedette 16 parrocchie all'arcidiocesi di Valladolid, 4 all'arcidiocesi di Burgos e 3 alla diocesi di Avila; e in cambio furono aggregate alla diocesi 9 parrocchie appartenute alla stessa diocesi di Avila, 2 appartenute alla diocesi di Osma (oggi diocesi di Osma-Soria), e gli arcipresbiterati di Ayllón e di Sorbe ceduti dalla diocesi di Sigüenza (oggi diocesi di Sigüenza-Guadalajara).

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

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La diocesi nel 2020 su una popolazione di 153.129 persone contava 147.755 battezzati, corrispondenti al 96,5% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 220.000 220.000 100,0 353 308 45 623 128 220 290
1969 175.216 175.221 100,0 350 288 62 500 438 563 298
1980 149.633 153.771 97,3 232 190 42 644 83 543 297
1990 147.000 151.494 97,0 216 189 27 680 57 464 299
1999 147.211 147.750 99,6 197 167 30 747 58 394 301
2000 147.005 147.530 99,6 195 166 29 753 62 433 301
2001 145.000 146.985 98,6 186 159 27 779 35 410 301
2002 145.130 147.028 98,7 185 155 30 784 59 421 301
2003 145.425 148.110 98,2 182 152 30 799 60 427 301
2004 146.200 150.701 97,0 180 151 29 812 56 397 301
2010 155.200 164.854 94,1 164 140 24 946 49 356 301
2014 152.752 161.702 94,5 168 143 25 909 46 316 339
2017 150.000 155.652 96,4 174 143 31 862 52 290 339
2020 147.755 153.129 96,5 148 126 22 998 33 272 339

Note

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  1. ^ a b c (ES) Manuel Carriedo Tejedo, Dos obispos de Segovia en el siglo X, Estudios segovianos, vol. 45, nº 102, 2002, pp. 47-78.
  2. ^ (LA) Decreto Quum sollemnibus, AAS 47 (1955), pp. 456-460.
  3. ^ (LA) Decreto Initis inter, AAS 48 (1956), pp. 146-148.
  4. ^ a b c d e f Luis A. García Moreno, Prosopografía del reino visigodo de Toledo, Universidad de Salamanca, 1974, pp. 142-143.
  5. ^ Il 20 giugno 1519 fu nominato vescovo di Sigüenza.
  6. ^ Nominato vescovo titolare di Auca.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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