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Favorisce e regola i rapporti con i membri ed i gruppi delle religioni che non sono comprese sotto il nome cristiano, ad eccezione dell'ebraismo la cui competenza spetta al Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani (Praedicate evangelium, 147) | |||
Eretto | 17 maggio 1964 | ||
Mutato nome | 28 giugno 1988 5 giugno 2022 | ||
Prefetto | cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, M.C.C.I. | ||
Segretario | presbitero Indunil Janakaratne Kodithuwakku Kankanamalage | ||
Sottosegretario | presbitero Paulin Batairwa Kubuya, S.X. | ||
Emeriti | cardinale Paul Poupard (presidente emerito) arcivescovo Pier Luigi Celata (segretario emerito) | ||
Sede | Via della Conciliazione 5, 00193 Roma | ||
Sito ufficiale | www.vatican.va | ||
dati catholic-hierarchy.org | |||
Santa Sede · Chiesa cattolica I dicasteri della Curia romana | |||
Il Dicastero per il dialogo interreligioso (in latino Dicasterium pro dialogo inter religiones) è uno dei 16 dicasteri della Curia romana.
Nella domenica di Pentecoste del 1964, con la lettera apostolica Progrediente Concilio, papa Paolo VI istituì uno speciale dicastero della Curia romana per le relazioni con persone di altre religioni.[1] Conosciuto inizialmente con il nome di "Segretariato per i non cristiani", nel 1988, in seguito alla riuforma della Curia romana attuata da papa Giovanni Paolo II con la Pastor Bonus, ebbe il nuovo nome di pontificio consiglio per il dialogo interreligioso (sigla PCDI).
Con la costituzione apostolica Praedicate evangelium, promulgata il 19 marzo 2022 da papa Francesco, il pontificio consiglio ha mutato nome in "Dicastero per il dialogo interreligioso".
L'ambito di competenza del dicastero è definito dagli articoli 147-152 della Praedicate evangelium.[2]
Il dicastero per il dialogo interreligioso ha come finalità la promozione del dialogo interreligioso, in adesione allo spirito del concilio Vaticano II, in particolare della dichiarazione Nostra aetate (NA).
Ad esso sono correlati i seguenti compiti:
Il dicastero non ha responsabilità nel campo delle relazioni tra i cristiani e gli ebrei. Queste sono di competenza della Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo, istituita presso il Dicastero per la promozione dell'unità dei cristiani.
Tutto ciò è stato chiaramente stabilito nella lettera enciclica Redemptoris Missio di papa Giovanni Paolo II. Al tempo stesso, tale veduta fu manifestata in due documenti pubblicati dal consiglio: L'atteggiamento della Chiesa cattolica di fronte ai seguaci di altre religioni, riflessioni e orientamenti di dialogo e missione (del 1984), e Dialogo e annuncio (del 1991), quest'ultimo congiuntamente con la Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli.
Nel Pontificio consiglio esiste una speciale commissione per le relazioni con i musulmani. Questa è composta dal presidente, dal vicepresidente e dal segretario, e comprende un piccolo gruppo di otto consultori. Essa si occupa di studiare i vari aspetti delle relazioni tra cristiani e musulmani.
Il PCDI ha istituito una fondazione, la quale si propone di promuovere il dialogo, specialmente accordando borse di studio a studiosi di altre religioni che desiderano studiare la religione cristiana.