Defendente Sacchi

Defendente Sacchi (Casa Matta di Siziano, 22 ottobre 1796Milano, 20 ottobre 1840) è stato un giornalista, filosofo e scrittore italiano.

La sua produzione fu molto abbondante e abbracciò i campi più diversi, dalla filosofia agli studi storici, alla letteratura, alla storia e critica d'arte, senza trascurare la scrittura di romanzi e novelle. A differenza di altri poligrafi del tempo la sua scrittura era basata su una solida formazione e un sapere quasi enciclopedico, per cui i suoi scritti, pur influenzati -soprattutto nella forma- dalle mode culturali del tempo, mantengono anche oggi un indubbio valore.

Biografia

Studi

Nato nei pressi della città universitaria di Pavia, in questa città condusse i suoi studi, che dapprincipio si indirizzarono soprattutto alla filosofia. Tra i suoi maestri vi fu Gian Domenico Romagnosi; fu corrispondente di Fauriel e di Melchiorre Gioia.

Il breve matrimonio

Il 14 gennaio 1829 si sposò con Erminia Rossi, di Milano, e l'anno successivo la coppia si trasferì nel capoluogo lombardo, dove però ben presto la sposa morì di parto (il 12 aprile 1831), il che costituì per lui una perdita che lo afflisse per il resto dei suoi giorni. A riprova del grande affetto e dell'altrettanto grande dolore che egli nutrì per la moglie, oltre a ciò che scrive esplicitamente nella propria autobiografia (composta nel 1835), "Morì con la forza d'animo d'un filosofo, colla soavità d'un angelo …Io l'amo ancora come se fosse viva, e l'amo a segno che qualche momento mi pare di vederla e di parlarle…", si può rilevare un personaggio di un suo racconto del 1832, in cui è facile scorgere un ritratto della sua dolce Erminia, morta appena un anno prima:

«Era presente una zia, tutta buona, tutta soave, che amava tanto i fanciulli; e di recente sposa e contenta, solo desiderava che il cielo anche di questi la facesse beata a compenso delle afflizioni sostenute nella sua giovinezza; ma l’infelice avea un desiderio, del quale l’essere esaudita dovea riescirle mortale. (…)
Una lagrima intanto di compiacenza spuntava sul ciglio dello sposo, sventurato! e non sapeva essere foriera dell’interminato pianto che l’attendeva, quando in breve, perdendola, dovea rimanere il più misero dei viventi.»

L'attività editoriale

Oltre ai romanzi ed alle monografie maggiori, innumerevoli sono gli articoli da lui pubblicati nelle più importanti riviste culturali del tempo: lo «Spettatore Italiano», la «Minerva Ticinese», gli «Annali universali di Statistica», la «Gazzetta Privilegiata di Milano», il «Pirata», il «Cosmorama pittorico», l'«Annotatore piemontese», la «Vespa», la «Farfalla», l'«Eco», «Il Barbiere di Siviglia», l'«Indicatore lombardo», il «Ricoglitore», la «Rivista Europea».

In particolare, dal 1835 fino alla morte fu direttore del «Cosmorama Pittorico»; inoltre era riconosciuto di fatto come l'animatore e il personaggio di spicco della «Gazzetta Privilegiata di Milano» (diretta da Angelo Lambertini).

La sua feconda attività e la sua facilità espositiva si spiegano anche col fatto che, per problemi fisici alla mano, era solito dettare i suoi testi.

Ritratto

Un "Ritratto di Defendente Sacchi", opera di Pelagio Palagi, è conservato presso la Galleria d'Arte Moderna di Bologna. In esso l'autore ha alle spalle i volumi di quella che doveva essere la sua ricca biblioteca, a sottolineare l'attaccamento di Sacchi alle lettere e al sapere. L'immagine sembra confermare le impressioni sul suo aspetto fisico da parte di G.B. Cremonesi nell'introduzione ad una ristampa del 1841 di L'albero dei sospiri: "Era piccolo di persona e non bello di aspetto, benché i suoi lineamenti presentassero un non so che di piacevole nel tutt'insieme e di sereno" (p. XXVI).

Gli ultimi anni

La sua ricca e documentata attività editoriale gli valse numerosi riconoscimenti (ad esempio, nel 1836 fu ammesso come socio nella "Reale Accademia delle Scienze di Torino"). Nel 1840, a coronamento dei suoi interessi artistici, istituì a Pavia una Civica Scuola di Pittura.

La sua prematura scomparsa venne imputata alla gracilità del fisico, spesso malato e provato da dolori, cui si aggiungevano le pene per la perdita della moglie e della figlia ("La natura gli aveva data un costituzione gracile; l'applicazione e più sventure l'indebolirono" ... "Tre anni e più fu egli travagliato da forti dolori" - Cremonesi 1841, p. XXI-XXIV)

Opere

Nella molteplicità della sua produzione, si segnalano in particolare:

I suoi biografi ricordano anche che egli si riproponeva di pubblicare un lavoro di grande respiro dal titolo I voti dell'Italia, il cui manoscritto però avrebbe egli stesso dato alle fiamme.

Bibliografia

Su Defendente Sacchi

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Altri progetti

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