Cryptonanus chacoensis | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Didelphimorphia |
Famiglia | Didelphidae |
Genere | Cryptonanus |
Specie | C. chacoensis |
Nomenclatura binomiale | |
Cryptonanus chacoensis (Tate, 1931) | |
Sinonimi | |
Cryptonanus ignitus Díaz, Flores & Barquez, 2002 | |
Areale | |
Cryptonanus chacoensis (Tate, 1931) è una specie di opossum diffusa in Sud America[2].
Sono opossum di piccola taglia, pesanti dai 14 a 16 grammi soltanto e con una lunghezza corporea di 26 cm, inclusa la coda che misura dai 9,5 agli 11,6 cm circa. Il pelo è grigio o marrone rossastro sul dorso, e grigio chiaro sul ventre, ed è presenta una sottile maschera scura intorno agli occhi. Pur essendo marsupiali, sono privi di marsupio[3].
Il genere Cryptonanus è assai poco studiato e vi sono pochissime informazioni sulla biologia ed etologia delle sue specie; C. chacoensis è una specie notturna[3].
La specie è attestata in Brasile (Mato Grosso), Argentina settentrionale, Paraguay e Bolivia meridionale; è probabilmente presente anche in Uruguay ma non vi sono dati in merito[1][2][3]. Predilige le foreste e praterie umide soggette ad alluvioni stagionali, ma è stata rinvenuta anche in altri habitat (inclusi quelli antropizzati come le piantagioni di eucalipto), ed è documentata fino all'altitudine di 1800 metri[1][3].
La specie è stata descritta inizialmente nel 1931 come Marmosa agilis chacoensis; nel 1958 è stata inclusa in Marmosa agilis agilis e nel 1989 in Gracilianus agilis; l'intero genere Cryptonanus, di cui ora fa parte, è stato staccato da Gracilianus nel 2005, e contemporaneamente questa specie ha ricevuto la nomenclatura attuale[2][3].
Una specie congenere, C. ignitus, nota solamente per un esemplare catturato nel 1962 nella provincia di Jujuy e successivamente considerata estinta a causa della distruzione dell'habitat, è stata sinonimizzata con C. chacoensis a seguito di uno studio del 2019[4].