Crisogono di Aquileia | |
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Vescovo e martire | |
Nascita | III secolo |
Morte | Aquileia, 303 |
Venerato da | Chiesa cattolica, Chiesa ortodossa |
Ricorrenza | 24 novembre |
Crisogono di Aquileia (III secolo – Aquileia, 303) fu vescovo di Aquileia, fu martire per la fede ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa.
Il vescovo di Aquileia Crisogono venne martirizzato sotto l'imperatore romano Diocleziano. Il suo nome si trova nel Martyrologium Hieronymianum in due diversi giorni, il 31 maggio e il 24 novembre. Il suo culto si diffuse rapidamente, con un titulus istituito a Roma probabilmente sotto papa Silvestro I (314-335) e con l'inserzione del suo nome nel Canone romano.
Nel VI secolo nacque a Roma una leggenda, forse allo scopo di collegare il martire alla città in cui veniva venerato. Secondo tale leggenda Crisogono era un romano, vicarius Urbis, e maestro di Anastasia di Sirmio. Imprigionato durante una persecuzione, sarebbe stato poi portato ad Aquileia alla presenza di Diocleziano, che ne ordinò la morte per decapitazione. Il corpo di Crisogono, gettato in mare, sarebbe stato riportato a riva e trovato dal sacerdote Zoilo, che gli diede sepoltura.
Successivamente il corpo fu traslato a Zara nella chiesa a lui dedicata.
Tradizionalmente la data della morte di Crisogono è il 23 novembre: la Chiesa di rito occidentale lo venera il 24 novembre, quella di rito greco il 16 aprile.