Convention on the Prohibition of the Development, Production, Stockpiling and Use of Chemical Weapons and on their Destruction
Convenzione sulle armi chimiche

     Firmata e ratificata

     Adesione

     Firmata ma non ratificata

     Non firmatari

Contestoarma chimica
Firma13 gennaio 1993
LuogoParigi, Francia e New York, Stati Uniti
Efficacia29 aprile 1997
CondizioniRatifica da parte di 65 stati[1]
Parti193
Firmatari165
DepositarioSegretario Generale delle Nazioni Unite[2]
Linguearabo, cinese, inglese, francese, russo e spagnolo
voci di trattati presenti su Wikipedia

La convenzione sulle armi chimiche (CAC) è il primo trattato sul disarmo delle armi chimiche; inoltre, proibisce qualsiasi attività rivolta a sviluppo, produzione, acquisizione, detenzione, conservazione, trasferimento e uso di armi chimiche e dei materiali ad esse collegati.[3]

Assieme al trattato di non proliferazione nucleare, al Comprehensive Test Ban Treaty ed alla convenzione per il bando delle armi biologiche, la convenzione sulla proibizione delle armi chimiche costituisce uno dei pilastri fondamentali su cui si fonda il sistema di disarmo e di non proliferazione delle armi di distruzione di massa.

Storia

[modifica | modifica wikitesto]

La Convenzione sulla Proibizione delle Armi Chimiche di Parigi del 1993 è entrata in vigore il 29 aprile 1997 e ha sancito definitivamente il bando completo di tali armi.

L'Italia ha ratificato la convenzione con la legge 18 novembre 1995, n. 496, modificata ed integrata con legge 4 aprile 1997, n. 93. Le due norme di ratifica hanno identificato nel Ministero degli Affari Esteri l'Autorità Nazionale, tenuta a coordinare e sovrintendere alle complesse misure per l'applicazione della convenzione e del trattato sul territorio nazionale.

Presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ha sede la Sezione Armi Chimiche, che cura attraverso il sito www.opac496.it la divulgazione delle notizie che hanno interesse per le Società italiane che sono soggette agli adempimenti relativi alla Legge 496-95 e successive modifiche.

Il sito dell'Organizzazione dell'Aia per la Proibizione delle Armi Chimiche fornisce una situazione aggiornata delle firme e delle ratifiche.[4] Dal gennaio 2021, 193 stati fanno parte della (CAC).[5]

Contenuto

[modifica | modifica wikitesto]

Per raggiungere tale fine si adottano sistemi di verifiche internazionale che non solo si prefiggono la distruzione delle armi chimiche esistenti negli Stati parte del trattato, ma anche di tenere sotto controllo la produzione e l'impiego di determinate sostanze chimiche di largo consumo civile potenzialmente utilizzabili anche per fare armi chimiche. Chiunque commetta violazioni alla Convenzione sul territorio nazionale sarà punito tramite sanzioni stabilite dai paesi membri.

Per garantire il rispetto della convenzione il sistema di controllo internazionale usa due strumenti:

In determinati casi, sospetti o su specifica richiesta di uno Stato membro, l'OPAC può svolgere accertamenti attraverso ispezioni sul posto per verificare le possibili violazioni riguardanti obblighi della Convenzione, situazioni non indicate nelle dichiarazioni periodiche o accertando l'uso presunto di armi chimiche.[6]

Cronologia eventi sul bando delle armi chimiche

[modifica | modifica wikitesto]

     Stati che hanno aderito alla convenzione sulle armi chimiche

     Stati che hanno dichiarato di possedere armi chimiche e/o possiedono impianti di produzione di armi chimiche

Fasi previste

[modifica | modifica wikitesto]

Il trattato prevede diverse fasi verso la completa distruzione delle armi chimiche, con possibilità di proroga. Nessun paese ha raggiunto la totale eliminazione entro la data del trattato originale.

Fasi previste
Fase % Riduzione Data prevista Note
I 1% Aprile 2000  
II 20% Aprile 2002 Completa distruzione di munizioni vuote, precursori chimici,

sistemi di riempimento, attrezzature e armi.

III 45% Aprile 2004  
IV 100% Aprile 2007 Nessuna proroga permessa entro il 2012

La Russia, dopo aver spostato unilateralmente la data di finale adempimento al 2020, ha annunciato il 27 settembre 2017 di voler anticipare la scadenza di tre anni[8].

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Chemical Weapons Convention, Article 21.
  2. ^ Chemical Weapons Convention, Article 23.
  3. ^ Chemical Weapons Convention
  4. ^ Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons
  5. ^ UNTC, su treaties.un.org. URL consultato il 24 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2015).
  6. ^ The work of the Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons (OPCW)
  7. ^ The 1993 Chemical Weapons Convention (CWC)
  8. ^ SOPHIE WILLAIMS, Russia destroys ALL chemical weapons and calls on AMERICA to do the same, Express, 27-9-2017.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]