Congreso de los Diputados
StatoBandiera della Spagna Spagna
TipoCamera bassa delle Corti Generali
Istituito1812 (originale)[1];
1978 (attuale)
Operativo dal23 marzo 1979 (attuale)
PresidenteFrancina Armengol (PSOE)
(dal 17 agosto 2023)
Vicepresidenti
  • Alfonso Rodríguez Gómez de Celis (PSOE)

(dal 3 dicembre 2019)

  • José Antonio Bermúdez de Castro (PP)
  • Esther Gil de Reboleño (SMR)
  • Marta González Vázquez (PP)

(dal 17 agosto 2023)

Ultima elezione23 luglio 2023
Prossima elezione2027
Numero di membri350
Durata mandato4 anni
Gruppi politiciGoverno (147)

Appoggio esterno (32)

Opposizione (171)

  •      PP (137)
  •      Vox (33)
  •      MIS (1)[6]
SedeMadrid
IndirizzoPalazzo delle Corti
Sito webwww.congreso.es/
Il Palazzo delle Corti
Emiciclo parlamentare

Il Congresso dei Deputati (in spagnolo Congreso de los Diputados[7]) è la camera bassa del parlamento spagnolo. Assieme al Senato, la camera alta, forma le Corti generali, l'organo legislativo della Spagna. Ha sede nel Palazzo delle Corti a Madrid.

Storia

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Il Congresso dei Deputati trova il suo predecessore più remoto nell'Assemblea nazionale denominata Cortes di Cadice che promulgò la Costituzione spagnola del 1812 che demandava il potere legislativo a una Corte elettiva monocamerale.

Seguì lo Statuto reale del 1834, stipulato dalla regina Maria Cristina, reggente durante la minore età di Isabella II e che stabilì, per la prima volta in Spagna, la configurazione bicamerale delle Corti, dividendole in due settori: quello degli Eroi del regno (Próceres del reino) e quello dei Procuratori del regno (Procuradores del reino).

Il settore dei Procuratori del regno aveva carattere elettivo e una composizione che corrispondeva nettamente alla rappresentanza di Città e Borghi con diritto di voto nelle Corti dell'antico regime.

Nella Costituzione del 1837, approvata di seguito al Motín de la Granja de San Ildelfonso che obbligò la regina regnante a sancirla, ricevette per la prima volta la denominazione di "Congresso dei deputati" per la camera bassa delle Corti generali.

Nelle successive Costituzioni del 1845, 1856, 1869 e 1876 venne mantenuta la configurazione del Congresso dei deputati inteso come Camera di rappresentanza popolare, che in alcuni casi si vide riconosciuta la propria superiorità sul Senato in materia di forze armate, contribuzione, credito pubblico e controllo politico sui membri del governo.

Nel 1943, in pieno periodo franchista, si insediarono definitivamente le Cortes Españolas, monocamerali, che restarono in carica fino al novembre 1977.

Quell'anno, infatti, il potere legislativo passò al Congresso emerso dalle elezioni generali del 1977, che predispose, nel periodo transitorio, la Costituzione democratica del 1978, consegnandola alle due camere delle Cortes Generales per l’approvazione.

Il 23 febbraio 1981 ha visto un tentativo di colpo di stato di matrice neo-franchista (poi fallito), noto come “23-F” o “Golpe Tejero”.

Composizione e funzioni

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Il Congresso dei Deputati è composto da 350 membri eletti secondo un sistema proporzionale plurinominale con soglia di sbarramento.

Il territorio nazionale è suddiviso in circoscrizioni, che corrispondono alle province, a cui vengono attribuite un numero di seggi proporzionali alla popolazione. Le città autonome di Ceuta e Melilla, che non fanno parte di nessuna provincia, formano una circoscrizione rappresentata da un deputato ciascuna, eletti con sistema maggioritario.

Il Congresso viene rinnovato ogni quattro anni, salvo scioglimento anticipato da parte del re su richiesta del primo ministro. Lo scioglimento può avvenire congiuntamente o separatamente a quello del Senato.

Nell'esercizio dell'autonomia riconosciuta al Congresso dei Deputati dalla costituzione, la Camera è retta dal regolamento stabilito nel 1982, che configura una serie di organi di governo per esercitare le competenze corrispondenti.

Questi organi sono, principalmente:

Immagine dell'emiciclo in un giorno a porte aperte

Funzioni della Camera

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Edificio antico (1843)

La costituzione attribuisce al Congresso dei deputati l'esercizio di alcune funzioni determinate, che possono avere carattere concorrente, dirimente o esclusivo:

Carattere

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Il regime delle elezioni dei deputati rende il Congresso una Camera di rappresentanza popolare, con un carattere nettamente politico, in quanto rappresenta l'autentico centro della vita pubblica spagnola e lo scenario dove si interpretano i dibattiti e le votazione di grave importanza. Inoltre, le facoltà che la costituzione attribuisce al Congresso senza l'intervento del Senato accentuano tale carattere politico, dato che esclusivamente il Congresso può conferire e ritirare la fiducia alle Corti generali nel governo e dirimere i conflitti che sorgono tra le Camere durante l'elaborazione e l'approvazione delle leggi. Il voto dei deputati è personale e non delegabile (articolo 79.3 della costituzione).

Funzione politica

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Il Congresso dei deputati vota la fiducia al primo ministro, su proposta del re, in prima votazione con maggioranza assoluta e, trascorse quarantotto ore, con maggioranza semplice. Qualora non si sia raggiunto entro due mesi dalla prima votazione un accordo sulla figura del primo ministro, il re può sciogliere il Congresso e il Senato.

Controlla, inoltre, l'azione del governo mediante interpellanze e domande, che ciascuno dei suoi membri può richiedere al governo e che possono dare origine a una mozione in cui il Congresso manifesti la sua posizione, sia adottando una mozione di censura o rifiutando una questione di fiducia richiesta dal governo. In entrambi i casi, il governo sarà costretto a dimettersi in caso di voto a sfavore del Congresso:

Esemplare della costituzione conservato nel Congresso dei Deputati

Funzione legislativa

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Frontone della facciata principale del Congresso (P. Ponzano, 1864)

Il Congresso dei Deputati ha l'iniziativa legislativa, insieme al Senato e al governo; inoltre, può ricevere proposte di legge inviate dalle assemblee legislative delle comunità autonome oppure da 500 000 cittadini maggiorenni.

Il Congresso sbriga progetti di legge, ossia iniziative inoltrate dal governo, e proposte di legge, cioè iniziative inoltrate dal Senato o originate proprio nel Congresso. In tutti i casi, può introdurre emendamenti nei rispettivi testi.

Inoltre, il Congresso ratifica o rifiuta gli emendamenti introdotti nei progetti o nelle proposte di legge e accetta o rimuove il veto posto dal Senato, in entrambi i casi immediatamente con la maggioranza assoluta o trascorsi due mesi con la maggioranza semplice. Nonostante ciò, l'approvazione di progetti e proposte di legge organica richiede sempre il voto favorevole della maggioranza assoluta del Congresso dei Deputati.

Note

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  1. ^ La prima denominazione attuale si ha nel 1837
  2. ^ Comprende:
    •      PSOE (102);
    •      PSC (19).
  3. ^ Comprende:
    •      S (10);
    •      IU (5);
    •      CatComú (5);
    •      MP (2);
    •      C (2);
    •      CHA (1);
    •      MxMa (1).
  4. ^ Comprende:
    •      EHB (5);
    •      SRT (1).
  5. ^ Comprende:
    •      P (5);
    •      BNG (1);
    •      CC (1).
  6. ^ Comprende:
    •      UPN (1).
  7. ^ Congreso de los Diputados, su congreso.es. URL consultato il 12 maggio 2018.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN134718539 · ISNI (EN0000 0001 1956 4410 · LCCN (ENn81033571 · GND (DE1062663810 · BNE (ESXX121425 (data) · BNF (FRcb121729241 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-134718539