Columbite | |
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Classificazione Strunz (ed. 9) | 4.DB.35 |
Formula chimica | (Fe, Mn)(Nb, Ta)2O6 |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | Ossidi e idrossidi |
Sistema cristallino | ortorombico[1] |
Classe di simmetria | Bipiramidale |
Gruppo puntuale | 2/m 2/m 2/m[2][3][4] |
Gruppo spaziale | Pbcn[2][3][4] |
Proprietà fisiche | |
Densità | 5,15-8,2 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 6-6,5[2][3][4] |
Sfaldatura | Distinta |
Frattura | da subconcoide a irregolare |
Colore | grigio molto scuro-nero |
Lucentezza | submetallica[2][3][4] |
Opacità | opaca |
Striscio | rosso-scuro; nero[2][3][4] |
Diffusione | molto rara. Sono relativamente più diffusi i termini intermedi della serie |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La columbite non è un minerale indipendente, ma il nome collettivo di un cristallo misto non specificato appartenente al gruppo della columbite-euxenite e da lì al gruppo della columbite; appartiene alla classe degli ossidi e la sua composizione chimica generale è (Fe2+,Mg,Mn2+)Nb2O6 e quindi, chimicamente parlando, un ossido di niobio con proporzioni variabili di ferro, magnesio e manganese.
I cristalli misti cristallizzano come i membri finali della serie nel sistema cristallino ortorombico. Questi sono riconosciuti dall'IMA come minerali indipendenti con la seguente composizione chimica:[5]
La serie della columbite forma anche una serie minerale isomorfa con la serie della tantalite ((Fe2+,Mg,Mn2+)Ta2O6), costituita da tre minerali differenti (tantalite-(Mn), tantalite-(Fe) e tantalite-(Mg)) ed è registrata presso l'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) come nome di gruppo.[6]
I cristalli misti (e minerali) in questa serie sono noti come coltan e possono essere descritti con la formula chimica generale (Fe,Mg,Mn)(Nb,Ta)2O6.
Il deposito di columbite negli Stati Uniti è stato reso noto da un campione proveniente da Haddam, nel Connecticut, che si ritiene sia stato prelevato da John Winthrop il Giovane (1606-1676), il primo governatore della Colonia del Connecticut e un avido collezionista di minerali. Insieme ad altri 600 campioni, faceva parte di una donazione da parte del nipote con lo stesso nome (John Winthrop, 1681-1747) a Hans Sloane, presidente della Royal Society del Regno Unito, in occasione della sua ammissione come membro della Royal Society nel 1737.[7]
Nel 1801, Charles Hatchett scoprì un nuovo elemento (niobio) in questo esemplare e lo chiamò columbium, in onore di Cristoforo Colombo, lo scopritore dell'America.[8]
Fu solo nel 1844 che il chimico tedesco Heinrich Rose fu in grado di dimostrare che la columbite contiene due elementi, vale a dire il niobio e il tantalio.
La columbite non esiste singolarmente, essendo un nome collettivo di più minerali. La sua classificazione secondo Nickel-Strunz è soggetta alla suddivisione in columbite-(Fe), columbite-(Mg) e columbite-(Mn) che appartengono tutte e tre alla classe "4. Ossidi (idrossidi, V[5,6] vanadati, arseniti, antimoniti, bismutiti, solfiti, seleniti, telluriti, iodati)" e da lì alla sottoclasse "4.D Metallo:Ossigeno = 1:2 e simili", che è ulteriormente suddivisa in base alla grandezza dei cationi coinvolti, in modo tra trovare le tre columbiti nel reparto "4.DB Con cationi di media dimensione; catene di ottaedri che condividono uno spigolo" dove insieme a qitianlingite, tantalite-(Fe), tantalite-(Mg) e tantalite-(Mn) forma il sistema 4.DB.35.
La columbite cristallizza nel sistema ortorombico.[1]
Le columbiti si trovano principalmente nelle rocce granitiche (pegmatiti) (particolarmente ricche quelle dell'Australia Occidentale e del Brasile). Secondariamente si concentra in depositi alluvionali da alterazione di pegmatiti.
In Italia il minerale è stato trovato in Lombardia (sopra la Val Saviore in provincia di Brescia, nei pressi di Colico (è stato trovato in piccoli cristallini di 1-2 mm) in provincia di Lecco, nella Val Bodengo, a Chiesa in Valmalenco e Novate Mezzola tutte in provincia di Sondrio), in Piemonte (a Craveggia, a Druogno, a Montescheno e a Trontano), in Sardegna (a Sarroch) e in Toscana (a Campo nell'Elba).[9]
In Giappone è stata rinvenuta, tra gli altri, a Fukuoka, Itoshima e nel distretto di Tagawa (tutte nella prefettura di Fukuoka; a Ishikawa, Koriyama e Sukagawa (prefettura di Fukushima).[9]
E ancora nei pressi di Bodenmais e Tirschenreuth (in Baviera) e Hagendorf (Alto Palatinato), nel circondario di Görlitz (in Sassonia) e nel circondario di Hildburghausen (in Turingia).[9]
La columbite è stata anche rinvenuta in Finlandia, Norvegia, Madagascar e in a Ivigtut (Groenlandia), in una pegmatite di criolite, oltre che in molti altri siti sparsi per il mondo.[9]
Le columbiti hanno un colore prevalentemente brunastro, che assume una tinta bianco-grigiastra con un contenuto di ferro più elevato e una tinta nera con un contenuto di magnesio e manganese più alto.[10][11][12]
La columbite Dura, ma fragile tende facilmente a sfaldarsi; è opaca con lucentezza submetallica, forma una polvere di colore dal rosso scuro al nero.[2][3][4]
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 52461 · LCCN (EN) sh85092002 · BNF (FR) cb12427268d (data) · J9U (EN, HE) 987007531484705171 |
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