Claudio Marazzini

Claudio Marazzini (Torino, 26 ottobre 1949) è un linguista italiano.

Biografia

Nato a Torino il 26 ottobre 1949, si è laureato nel 1972 nell'Università di Torino; è stato dal 1998 al 2019 professore ordinario di Storia della lingua italiana, dapprima nella Facoltà di Lettere, poi (dal 2011, con la riforma universitaria "Gelmini" e con la conseguente abolizione delle Facoltà) nel Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università del Piemonte Orientale (sede di Vercelli). In precedenza, aveva insegnato nelle università di Macerata (dal 1988 al 93, dopo avere vinto il concorso di professore associato) e di Udine (dal 1994 al 1997, dopo avere vinto il concorso, allora nazionale, a professore ordinario). Ha tenuto corsi all'estero, nel febbraio-luglio 2011 e nel febbraio-luglio 2012, presso l'Università di Losanna, in qualità di professeur invité. Il giorno 8 ottobre 2020 è stato nominato "professore emerito" con decreto del ministro dell'Università Gaetano Manfredi.

Il suo campo di studi è la storia della lingua italiana, che ha esplorato in molti saggi, libri e articoli su riviste specializzate (Lingua nostra, Lettere italiane, Studi linguistici italiani, Studi piemontesi, Historiographia linguistica, Italiano linguaDue, Italiano digitale ecc.), dedicando speciale attenzione al Piemonte, alle teorie linguistiche sviluppate in Italia e in Europa, alla questione della lingua, alla storia della lessicografia: nel 2009 ha pubblicato un'ampia storia dei vocabolari della lingua italiana (L'ordine delle parole. Storia di vocabolari italiani, Bologna, il Mulino)[1]. Tra le sue opere precedenti di interesse filologico, si ricorda la pubblicazione dell'inedito Zibaldone dello scrittore ottocentesco Giovanni Faldella e (assieme a L. Maconi) l'edizione critica dell'importante manoscritto della relazione di Alessandro Manzoni Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla, ms. Varia 30 della Biblioteca Reale di Torino[2].

Marazzini è autore di manuali generali dedicati alla storia linguistica italiana, dei quali il più affermato come testo di riferimento è La lingua italiana. Profilo storico (1ª ed. 1994, 2ª ed. 1998, 3ª ed. 2002)[3]. Una versione dell'opera rivolta ad un pubblico più largo, la Breve storia della lingua italiana (Bologna, 2004), è stata tradotta in tedesco (Tübingen, 2011).

Condirige la rivista Lingua e stile, pubblicata dalla Società Editrice il Mulino di Bologna. È direttore responsabile della rivista on line "Italiano digitale" (ID) dell'Accademia della Crusca. Dirige dal novembre 2022 gli "Studi di lessicografia italiana" dell'Accademia della Crusca.

Svolge anche attività giornalistica[4]: dal 1990 è titolare della rubrica di lingua Parlare e scrivere del settimanale Famiglia Cristiana; ha tenuto una rubrica attenta ai temi linguistici anche sul mensile Letture (oggi cessato).

Ha scritto opere rivolte alla scuola, pubblicate da Zanichelli, SEI, D'Anna.

Dal 1999 al giugno 2002 ha fatto parte del direttivo dell'Associazione che raggruppa gli studiosi di storia della lingua italiana, l'ASLI. È membro dell'ASLI e della Società Italiana di Glottologia. Dal 18 maggio 2010 Socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino per la classe di Scienze morali, storiche e filologiche (VII sezione: filologia, linguistica e letterature medioevali e moderne), poi Socio nazionale residente dal 28 settembre 2020[5]. Dal 24 giugno 2021 è Socio corrispondente non residente dell'Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere di Milano. Dal 2011 è accademico ordinario della Crusca[6] e dal 2012 ha fatto parte del Consiglio direttivo dell'Accademia[7]. Dal 23 maggio 2014 al 28 aprile 2023, con tre mandati consecutivi, è stato Presidente dell'Accademia della Crusca, di cui ora è Presidente onorario.

È sposato con Elena Camillo, già docente di lettere al liceo scientifico Ettore Majorana di Torino, con la quale ha avuto due figli, Anna e Marco.

Opere

Note

  1. ^ M. Bricchi ha scritto nella recensione uscita su il manifesto del 19 gennaio 2010: "Il libro di Marazzini - un vero manuale di quasi cinquecento pagine - si apre con i repertori e i glossari medievali antenati dei moderni vocabolari, e si chiude con un (breve) paragrafo dedicato agli strumenti lessicografici su cd rom e online. La struttura segue una linea cronologica, per scansioni grosso modo secolari, spezzata da capitoli centrati su temi rilevanti (la nascita dei dizionari etimologici; l'avventura, dall'Ottocento a oggi, dei dizionari dei sinonimi)".
  2. ^ Il volume è stato presentato il 14 dicembre 2011 al Presidente della Repubblica Italiana che aveva concesso in precedenza il suo alto patronato alla pubblicazione.
  3. ^ The Cambridge companion to Modern Italian Culture, edited by Z. G. Barańsky and R. West, Cambridge University Press, 2001, p. 79; e Ch. Gabriel - T. Meisenburg, Romanische Sprachwissenschaft, W. Fink, Paderborn - Stuttgart, 2007, p. 245.
  4. ^ Iscritto all'albo dal 16/4/1992: cfr. Albo dei giornalisti professionisti e pubblicisti del Piemonte, ed. 2009, p. 126, n. 1581.
  5. ^ Annuario della Accademia delle Scienze di Torino, Anno Accademico 2010-11 228°, Torino, Accademia delle Scienze, 2011, p. 180.
  6. ^ Claudio Marazzini, in Catalogo degli Accademici, Accademia della Crusca. Modifica su Wikidata
  7. ^ Organi dell'accademia da accademiadellacrusca.it.
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