Peverina alpina | |
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Cerastium alpinum | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Caryophyllaceae |
Tribù | Alsineae |
Genere | Cerastium |
Specie | C. alpinum |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Caryophyllidae |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Caryophyllaceae |
Genere | Cerastium |
Specie | C. alpinum |
Nomenclatura binomiale | |
Cerastium alpinum L., 1753 | |
Sinonimi | |
Alsine alpina | |
Nomi comuni | |
Cerastio alpino |
La peverina alpina (Cerastium alpinum L., 1753) è una piccola pianta (alta non più di 20 cm) erbacea e perenne delle zone alpine appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae[1].
Il nome del genere (Cerastium) deriva da un vocabolo greco: kèras (= corno); probabile riferimento alla forma allungata dei suoi frutti. Fu poi latinizzato dal botanico tedesco Johann Jacob Dillenius (1684-1747) e quindi ripreso definitivamente da Linneo nel 1753. L'epiteto specifico (alpinum) fa riferimento alle zone in cui si trova più facilmente.
Gli inglesi chiamano questa pianta Alpine Mouse Ear; mentre i francesi la chiamano Céraiste des Alpes; mentre i tedeschi la chiamano Alpen-Hornkraut.
Le dimensioni di questa pianta sono modeste : da 6 a 12 cm (massimo 20 cm). Tutta la pianta è più o meno ricoperta da peli sub-ghiandolari. La forma biologica della pianta è emicriptofita scaposa (H scap) : sono piante perennanti per mezzo di gemme adagiate al suolo e con asse fiorale allungato e con poche foglie. A volte vengono anche definite Camefite in quanto alla base sono legnose.
La radice è del tipo fascicolato.
La parte aerea del fusto è prostrato - ascendente e si presenta peloso (peli lanosi a volte contorti) quasi un tomento.
Le foglie sono tutte sessili e di forma ellittico – ovata ma anche ellittico – oblanceolata con apice acuto. Sono pelose su entrambe le facce e lungo il fusto sono disposte in modo opposto. Sono inoltre vistosamente carenate. I colore delle foglie cauline è grigio-verdastro con peli bianchi allungati contorti e appuntiti all'apice, ma non infeltriti; le foglie delle rosette basali sono bianco – tomentose. Dimensione delle foglie : larghezza 3 – 5 mm; lunghezza 12 – 18 mm.
L'infiorescenza può essere considerata di tipo pauciflora (1 fiore, raramente 2 – 4 fiori). I fiori sono sostenuti da peduncoli anche a disposizione sub-orizzontale in quanto sono angolati. Alla base del peduncolo sono presenti delle brattee confondibili sia con i sepali del calice che con le foglie cauline (quelle superiori sono comunque sempre di tipo petaloide); le brattee hanno la forma lanceolata con apice acuto, sono scariose e pubescenti come il resto della pianta. Dimensione dei peduncoli : 5 – 15 mm (a maturazione possono arrivare fino a 30 mm).
I fiori sono pentaciclici (formati da 5 verticilli), pentameri, eteroclamidati (ossia il calice e la corolla sono ben differenziati), ermafrodita e attinomorfo. Dimensione dei fiori: 12 – 18 mm di diametro.
Il frutto è una capsula cilindrica di 12 – 16 mm leggermente curva. Possiede 10 denti di deiscenza. I semi sono marrone scuro di 1 – 1,4 mm di diametro e non sono alati; sono inoltre profondamente tubercolati (verruche alte fino a quasi 0.1 mm).
Dal punto di vista fitosociologico la specie Cerastium alpinum appartiene alla comunità vegetale (classe) delle Carici rupestris – Kobresietea bellardii. Questa fa parte del gruppo “Formazione delle praterie rase dei piani subalpini e alpini con dominanza di emicriptofite”.
Sono note le seguenti varietà:[1]
Nell'elenco che segue sono indicati alcuni ibridi intraspecifici :
Dalle altre specie differisce soprattutto per i peli lanosi e infeltriti.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007530065105171 |
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