Caetano Veloso, nato nello Stato di Bahia, è uno dei più popolari e autorevoli cantautoribrasiliani. Figlio di José Telles Veloso ("Seu Zezinho") e Claudionor Vianna Telles Veloso ("Dona Canô"), ha avuto sette fratelli ed è stato lui a scegliere il nome Maria Bethânia per la sorella minore (la sesta figlia dei suoi genitori), che è stata chiamata così da una famosa canzone, un valzer pubblicato il 18 giugno 1946 da Nelson Gonçalves.[7][8] La sorella si è rivelata essere un'ottima cantante, famosa quanto Caetano stesso, a partire dagli anni settanta.
Caetano Veloso al III Festival della musica popolare, 1967 (Archivio nazionale)
Ha iniziato la sua carriera con la bossa nova, ma ha presto iniziato l'esplorazione e la creazione di stili diversi, resi con un proprio senso estetico, noto come MPB (musica popolare brasiliana), spostando pian piano il suono del pop brasiliano verso l'attivismo politico con un'attenzione sociale, associata con il movimento hippie degli anni 1960 e le sue opere tropicaliste.
La collocazione politica di Veloso gli provocò la persecuzione da parte della dittatura militare che ha mantenuto il potere fino al 1984; le sue canzoni venivano frequentemente censurate e, in alcuni casi, proibite. A causa dell'AI-5, Veloso e Gilberto Gil trascorsero diversi mesi in prigione per "attività anti-governative" nel 1968 e andarono infine in esilio a Londra.
Nel corso degli anni ottanta, la popolarità di Veloso al di fuori del Brasile è aumentata, specialmente in Israele, in Francia e in Africa, e nel 1990 ha ricevuto il Premio Tenco. Nel 2002 Veloso ha pubblicato un libro autobiografico dove racconta anche la storia recente del Brasile, in tutti i suoi aspetti, Verità tropicale. Musica e rivoluzione nel mio Brasile.
È stato anche un grande amico del regista Michelangelo Antonioni, per il quale ha scritto nel 2004 la colonna sonora del film Eros (l'episodio diretto da Antonioni è "Il filo pericoloso delle cose").
Nel 2015 e nel 2016 intraprende con il collega e vecchio amico Gilberto Gil una lunga tournée internazionale ("Dois amigos, um século de música"), che include anche alcune date in Italia, per celebrare i 50 anni di carriera di entrambi.[9][10][11]
Sempre impegnato nella solidarietà e nel sostegno alle iniziative culturali e sociali ha ricordato in un suo concerto tenutosi il 15 marzo 2018 l'attivista per i diritti umaniMarielle Franco, assassinata la sera precedente.[12]
Caetano Veloso viene ricordato per essere stato, insieme a Gilberto Gil, il principale esponente del tropicalismo:[3] stile di música popular brasileira che fonde sonorità brasiliane a quelle della musica popolare britannica e statunitense.[5] Si ispira a stili quali la bossa nova, principale punto di riferimento dell'artista, il samba, il rock 'n' roll, il blues, il jazz, il beat e la psichedelia.[1][2][5] Qualcuno riconduce le sue influenze all'arte postmoderna e alla pop art.[1] Dopo gli esordi con la bossa nova (Domingo, 1967), l'artista ha definito il tropicalismo con album quali Tropicalia ou Panis et Circencis (1968), realizzato al fianco di altri artisti della corrente.[1] Si è successivamente immedesimato nel cantautorato di stampo anglosassone (Caetano Veloso, 1971; Transa, 1972), nel funk e reggae (Bicho, 1977; Muito, 1978), ritornando occasionalmente nella bossa nova (Noites do Norte, 2000) e concedendosi infine alcune incursioni più sperimentali (Araçá Azul, 1972; Estrangeiro, 1989; Circuladô, 1991).[4]
Dal primo matrimonio con Dedé Gadelha (cugina del musicista Líber Gadelha), ha avuto un figlio, il cantante Moreno Veloso, e una figlia, Julia, morta piccolissima. Dopo aver divorziato si è risposato con Paula Lavigne, che gli ha dato due figli maschi. La coppia ha allevato per un periodo il futuro attore Joao Vicente de Castro, rimasto orfano di padre all'età di otto anni (Veloso era stato suo padrino di battesimo). Anche questo secondo matrimonio si è concluso col divorzio, ma nel 2016 Veloso e Lavigne hanno deciso di tornare a convivere, in un'unione stabile.
^abcde Francesco Gazzara, Lounge music: il blues dell'uomo bianco: storia, generi e protagonisti della musica di sottofondo, Castelvecchi, 2003, p. 78.
Giancarlo Mei, Canto Latino. Origine, evoluzione e protagonisti della musica popolare del Brasile, Stampa Alternativa, Viterbo, 2004, Prefazione di Sergio Bardotti, Postfazione di Milton Nascimento
Marco Molendini, Caetano Veloso: un cantautore contromano, Stampa Alternativa-Nuovi Equilibri, 1994.
Giuseppe Vigna, Caetano Veloso: la luna e la rosa, Tarab edizioni, 1995.
Ivo Franchi, Caetano Veloso, Editori Riuniti, 2002.
Giancarlo Mei, Canto Latino: Origine, Evoluzione e Protagonisti della Musica Popolare del Brasile, Stampa Alternativa-Nuovi Equilibri, 2004.
Marco Molendini, Caetano Veloso e Gilberto Gil: fratelli Brasile, Stampa Alternativa-Nuovi Equilibri, 2004.
Luís Carlos de Morais Junior, Crisólogo: O estudante de poesia Caetano Veloso, Rio de Janeiro, Brasile, HP Comunicação, 2004.
Caetano Veloso, Verità tropicale – Musica e rivoluzione nel mio Brasile, Roma, SUR, 2019, ISBN978-88-6998-101-2. (Verdade tropical, Companhia das Letras, São Paulo, 1997)