Blu di Francia | |
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Coordinate del colore | |
HEX | #318CE7 |
sRGB1 (r; g; b) | (49; 140; 231) |
CMYK2 (c; m; y; k) | (79; 39; 0; 9) |
HSV (h; s; v) | (210°; 79%; 91%) |
Riferimento | |
bleu France, su pourpre.com. URL consultato il 20 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2020). | |
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Il blu di Francia (Bleu de France in lingua francese) è una gradazione di blu tradizionalmente usata per rappresentare la Francia.
Il blu di Francia è stato usato (come azzurro) nell'araldica della monarchia francese sin dal XII secolo, a cui era associato il giglio dorato[1].
Il colore veniva portato anche dai rami cadetti spostatisi in Italia, e veniva usato per indicare le fazioni filofrancesi. Ad esempio, lo troviamo nello stemma reale di Carlo I di Napoli, ma anche nel campo delle bandiere della Repubblica Amalfitana, che cambiò colori proprio per indicare l'alleanza con Carlo I[2].
Con la Rivoluzione Francese il colore assunse lo status di "colore nazionale" e di "colore della rivoluzione", perché era il colore portato dal Régiment des Gardes françaises, reggimento di fanteria dei Re di Francia che poi abbracciò la causa rivoluzionaria[3]. Il colore si contrapponeva al bianco, colore dei monarchici, che indicava più propriamente la casa reale dei Borbone.
Una versione più chiara dell'antico blu di Francia è usato[4] sulla moderna bandiera della Francia, negli sport individuali come colore delle maglie degli atleti e in campo automobilistico sulle livree delle auto da competizione dei marchi Delage, Bugatti, Talbot, Delahaye, Matra, Panhard, Alpine, Gordini, Peugeot, Ballot, Ligier. Eccezioni sono Citroën e Renault che usano, rispettivamente, il rosso e il bianco e il giallo e il nero.