Bianca Gelli | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 1983 – 1992 |
Legislatura | IX, X |
Gruppo parlamentare | Partito Comunista Italiano |
Circoscrizione | Lecce-Brindisi-Taranto |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra |
Titolo di studio | laurea in medicina e chirurgia |
Professione | docente universitaria |
Bianca Rosa Gelli (Lecce, 11 dicembre 1933 – Lecce, 24 luglio 2023) è stata una politica e psicoterapeuta italiana.
Laureata in medicina e chirurgia presso l'Università degli studi di Bari, specializzata in psichiatria e neurologia, Bianca Gelli intraprese la professione di docente universitaria e psicoterapeuta. Nel 1969 ottenne le funzioni di primario psicologo presso l'OPIS di Lecce[1]. Nel corso della sua vita professionale, si interessò particolarmente alla psicologia di comunità e alla condizione femminile. Sul finire degli anni settanta fu fondatrice e dirigente del servizio di salute mentale in seno alla ASL di Taranto.
In occasione delle elezioni politiche del 1983 figurò tra i candidati per la Camera dei deputati nella circoscrizione Lecce-Brindisi-Taranto, all'interno delle liste del Partito Comunista Italiano. Inizialmente prima dei non eletti[2], divenne deputata in seguito alla rinuncia al seggio di Gerardo Chiaromonte, eletto al Senato e la sua elezione venne convalidata il 12 luglio del 1983[3]. Fu assegnata alla commissione igiene e sanità pubblica, per poi passare alla commissione istruzione. Nella tornata elettorale del 1987 venne rieletta deputata con il PCI[4] e ottenne la vicepresidenza della commissione istruzione, che mantenne fino al termine della legislatura. In questa veste, fu un'accanita sostenitrice dell'inserimento dell'educazione sessuale nei programmi scolastici[5]. Non fu candidata alle elezioni del 1992 e lasciò il seggio dopo dieci anni di permanenza a Montecitorio.
In seguito ottenne una cattedra come docente ordinario di psicologia sociale presso l'Università del Salento, dove fondò il Centro Studi Osservatorio Donna[6].