Arlo Bigazzi
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereWorld music
Musica sperimentale
Rock sperimentale
Art rock
Musica d'ambiente
Periodo di attività musicale1976 – in attività
Strumentobasso elettrico
EtichettaMateriali Sonori

Arlo Bigazzi (San Giovanni Valdarno, 17 gennaio 1960), è produttore discografico, musicista e compositore italiano.
Ha collaborato a numerosi progetti della scena indipendente italiana, sperimentando nei più diversi generi musicali. Il suo lavoro, non facilmente inquadrabile, è comunque legato alla musica popolare, al post-progressive e all’art rock.
È tra i fondatori dell’etichetta discografica Materiali Sonori.

Biografia

Inizia la sua attività nel 1976, prima come tecnico del suono e poi come bassista del Canzoniere del Valdarno, atipico gruppo folk[1] guidato dal fratello Giampiero e legato alla tradizione popolare italiana e alla canzone politica e d'autore.
Nel 1978 è tra i fondatori della Materiali Sonori, etichetta discografica orientata verso la musica di ricerca e le tradizioni popolari. Nello stesso anno, con il Canzoniere del Valdarno, realizza Terra Innamorata, progetto dedicato alla lotta antifascista avvenuta nel territorio di Cavriglia, piccolo comune del Chianti.

Nel 1980, dopo lo scioglimento del Canzoniere e sempre con Giampiero, crea la Naïf Orchestra; un esempio unico d'esperienza musicale alternativa del tutto libera da vincoli di carattere stilistico e commerciale, che suona un rock polimorfo e ironico nelle musiche come nei testi[2]. La produzione, discontinua e variegata, colleziona un paio Lp, alcuni 45 giri ed Ep e diversi brani apparsi soltanto in compilation.

La sua prima esperienza di produttore è nel 1983, con i Diaframma di Federico Fiumani, gruppo post-punk della scena fiorentina anche loro alle prime esperienze. Oltre a produrre l'Ep Altrove (Contempo Records)[3], suona il polymoog in Pop Art pt 1 e il basso nella title track, ma il suo nome, sia in veste di produttore sia di musicista, non è riconosciuto nelle successive ristampe.

Sempre nello stesso anno, con Maurizio Dami, Giampiero Bigazzi e Marzio Benelli, creano un team di produzione che dà vita alla collana Fuzz Dance. Ottengono un apprezzabile successo internazionale con alcuni 12" e soprattutto con Alexander Robotnick, che con Problémes d'Amour è stato considerato un precursore dell'house-music. Una testimonianza di questo lavoro è un Ep edito, nel 1985, dalla Sire Records di New York e distribuito nel mondo dalla Warner Bros. International.

Dal 1988 al 1997 produce, collabora e progetta dischi con Cudù, Paolo Lotti, Novalia, Hans-Joachim Roedelius, Fabio Capanni, Luis Rizzo, Daniel Schell, Arturo Stalteri, Clare Ann Matz, Militia.

Nel 1994 pubblica il suo primo album solista, Polvere nella Mente, ispirato alla cultura dei nativi d'America. Un lavoro orientato verso uno spettro d'influenze musicali che si rifanno al minimalismo, al jazz e al rock, più che a un'imitazione della loro musica[4]. Sempre nello stesso anno collabora alle registrazioni e al missaggio dell'album Marco Polo di Nicola Alesini e Pier Luigi Andreoni e che vede la presenza di David Sylvian, Roger Eno, David Torn e Harold Budd.

Nel 1998 pubblica il suo secondo album, intitolato semplicemente [2], dove partecipano anche Christian Burchard degli Embryo, Pier Luigi Andreoni e Riccardo Tesi. Nel 1999, con Claudio Chianura e il poeta cheyenne Lance Henson, realizza Another Train Ride. Un disco che si allontana di nuovo dagli stereotipi sui nativi americani per percorrere un tragitto musicale, grazie anche ai temi affrontati da Henson, che si snoda tra elettronica e art rock, con influenze techno e ambient[5]. L'anno successivo progetta The Wolf And The Moon, dove invita musicisti come Hector Zazou, Eraldo Bernocchi, Steve Wilson, Roger Eno, Richard Barbieri a rielaborare i brani dal materiale audio del precedente album[6].

Successivamente produce e suona negli album di Arturo Stalteri coolAugustmoon - From The Music Of Brian Eno (2000), dove i brani originali sono arrangiati per una sorta di ensemble da camera, e Rings - il decimo anello (2003), ispirato a Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien.

Nel 2002 pubblica Nobody knows how and why, insieme a Pier Luigi Andreoni, Roger Eno, Blaine L. Reininger dei Tuxedomoon e la collaborazione del tecnico del suono Lorenzo Tommasini. Le registrazioni originali, del 1997, sono per merito di Andreoni ed Eno, ai quali si unisce qualche anno dopo, portando lo stimolo utile per terminare una produzione complessa che si muove fra sonorità ambient, jazzy, dub, hip hop e house e fra musica contemporanea e da camera, pur aprendo al pop per la ricchezza e la ricercatezza dei suoni[7].
Nello stesso anno collabora all'opera teatrale Yonah di Enrico Fink, curandone le musiche, e in seguito produce e suona ne Il ritorno alla fede del cantante di jazz, entrando poi a far parte dell'ensemble che accompagna Enrico.

Dal 2001 collabora con La Banda Improvvisa, un progetto ideato da Giampiero Bigazzi e diretta da Orio Odori, e ne cura la produzione discografica: Pratomagno Social Club (2003); Lesamoré (2005) – con Daniele Sepe e Auli Kokko; Benvenuti… all'improvvisa! (2007) - con Alessandro Benvenuti.

Nel 2005 compone le musiche per l'opera teatrale di Robert Marc Friedman Ricordando Lise Meitner per la regia di Arnaldo Picchi, con Paolo Bonacelli e Ivano Marescotti, ed eseguite dal vivo con Enrico Fink.

Nel 2007 collabora per un breve periodo con il cantautore siciliano Salvatore Meccio (Tammorra) e successivamente è con l'attore Alessandro Benvenuti nello spettacolo Recital Irrequieto, suonando nel trio che lo accompagna.

Nel 2008-09, collabora sempre con Benvenuti allo spettacolo Capodiavolo, occupandosi della band che lo accompagna, degli arrangiamenti e producendo il cd omonimo.

Negli stessi anni, con Carlo Monni, Orio Odori e Giampiero Bigazzi, realizza lo spettacolo Nottecampana dedicato al poeta Dino Campana. Produce il cd omonimo ed è co-curatore del libro Nottecampana e l'urgenza della poesia, che raccoglie tra l'altro, il testo dello spettacolo.
Contemporaneamente contribuisce alla nascita del progetto musicale Cantierranti; è tutor nel progetto T-Rumors promosso da Regione Toscana e organizzato da Toscana Musiche; è coordinatore e produttore del progetto discografico promosso dal M.E.I. Decidilo Tu – una canzone per l'Abruzzo, dove musicisti dell'aria indipendente interpretano il brano omonimo scritto da Alessandro Benvenuti.

Esaurita la collaborazione con Alessandro Benvenuti per divergenze artistiche[8], nel 2010 crea Alabastro Euforico, tornando alla musica strumentale e riunendo il gruppo di lavoro che aveva già coinvolto nei progetti musicali di Benvenuti. L'anno successivo realizza l'album omonimo con un organico principalmente acustico e con l'intenzione d'indagare nelle musiche che l'hanno formato[9], fondendo linguaggi del minimalismo, del rock e della musica popolare[10].
Sempre nello stesso anno produce e suona, con Mino Cavallo, nell'album Sabary del gruppo burkinabè Yacouba Dembelé & Djeli-Kan e con Marzio Del Testa è co-produttore - e co-autore in due brani - dell'album Losna di Quartiere Tamburi.

Contribuisce allo spettacolo, con testo recitato e canzoni della tradizione sociale, dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia Camicia Rossa - canti e storie su quei ragazzi che fecero l'Italia, scritto e ideato da Giampiero Bigazzi per la Banda Improvvisa & Cantierranti. Partecipa, con l'Orchestra della Fiaba, allo spettacolo per bambini I 7 Diavoli, curato e ideato dalla compagnia Diesis Teatrango.

Nel 2012 è con Cantierranti, partecipando alla realizzazione dello spettacolo musicale e al DVD Senza Padrone – sogni e storie delle cooperative dove, oltre a un testo recitato che racconta la storia del cooperativismo, vengono proposti brani inediti e nuovi arrangiamenti per brani provenienti dalla tradizione del canto politico e sociale.

Dal 2013 collabora, in spettacoli e performance, con la regista Caterina Meniconi e gli attori Chiara Cappelli e Pierfrancesco Bigazzi realizzando, tra gli altri, Pasolini: frammenti in forma di rosa, Sempre Sofia e Disponibili da Subito.

Del 2014 è l'album Fuori dal Pozzo, composto arrangiato e prodotto con Enrico Fink e suonato da Cantierranti. Un progetto dove brani della tradizione ebraica sono liberamente rielaborati con arrangiamenti che mischiano il ritmo klezmer al reggae, al rock, alla world music, fino al rap. A questa varietà di stili, è fatto un uso altrettanto multiculturale della lingua, usando in maniera indifferente l'italiano, lo yiddish, l'inglese e il francese[11].
Nello stesso anno viene pubblicata anche la colonna sonora, dalle evidenti influenze ambient e post rock, dello spettacolo teatrale Sempre Sofia[12].

Nel 2015 è con il trio che accompagna Enrico Fink e Raiz nel progetto dedicato alla musica della comunità ebraica dei gorni. A questa esperienza hanno dato il loro contributo, oltre che a Giuseppe de Trizio e Matteo Scarpettini, anche il trombettista e leader dei The Klezmatics, Frank London, il sassofonista Gabriele Coen e Stefano Saletti all'oud[13].

Dalla seconda metà del 2016, con il contributo di Chiara Cappelli a cui successivamente si aggiungono Lorenzo Tommasini e il chitarrista Francesco Cusumano, inizia a lavorare al testo e alle musiche per un progetto dedicato alla gioventù del poeta russo Vladimir Vladimirovič Majakovskij. L'anno successivo mette in opera uno spettacolo[14] tra teatro e concerto, alcuni video (per la regia di Pierfrancesco Bigazzi, Rossano Dalla Barba. Giulio Dell'Aquila) e un sito web dedicati al progetto dal titolo Majakovskij! - il futuro viene dal vecchio ma ha il respiro di un ragazzo[15]. Negli anni successivi, il progetto diverrà transmediale e saranno pubblicati il doppio CD omonimo (con la partecipazione di Mirio Cosottini, Mirko Guerrini, Blaine L. Reininger, Guido Guglielminetti); il libro Majakovskij! - cantata per Vladimir Vladimirovič (contenente il testo dello spettacolo, contributi di Francesco Forlani, Luciano Del Sette, Giampiero Bigazzi, Daniele Corsi, Mirco Salvadori, Fausto Malcovati e due graphic novel di Riccardo Cecchetti e Monica Zeoli) per Editrice Zona; e - con Flavio Ferri (Delta V) e le foto di Lucia Baldini - il CD-book Alfabetiere Majakovskij! edito dalla Silentes.

Nel 2018 gli viene commissionata la musica per la sacra rappresentazione de “La Processione di Gesù morto” di Terranuova Bracciolini, curata dall’associazione culturale Dritto e Rovescio e che realizza con la collaborazione di Stefano Saletti[16]. Dalle musiche originali, utilizzate anche per il video documento della rappresentazione, ne verrà tratto un cd dal titolo La Passione edito per la Materiali Sonori. Nell’estate viene invitato dallo storico Giorgio Sacchetti a testimoniare con uno scritto nel saggio Pugni Chiusi - Storia transnazionale di un Sessantotto di periferia, edito da Aska Edizioni di Montevarchi. Al termine dello stesso anno è inoltre pubblicato il CD Tribæ Soundtrack che vede l'attiva partecipazione di Blaine L. Reininger, Pier Luigi Andreoni e Mirio Cosottini . La musica si colloca in un progetto più ampio, ideato dal fumettista e illustratore Luca Brandi e strettamente connessa al suo graphic novel Tribæ – The Cascade, edito dalla Hollow Press di Foggia[17].

Durante il periodo di confinamento del marzo-aprile 2020 per la pandemia causata dal Covid-19, con Chiara Cappelli, Lorenzo Boscucci, Mirio Cosottini e la produzione di Lorenzo Tommasini, progetta Solitarie Comunanze Digitali - voci dalla rete dedicato all'esperienza vissuta. Quattro brani musicali pubblicati inizialmente su YouTube con video originali, poi sulle piattaforme streaming e infine su CD per la Materiali Sonori[18].

Nel 2022, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita Beppe Fenoglio, mette in scena QNCLPS – questi non ce li possiamo scordare – storie di quei ragazzi che si diedero alla macchia, spettacolo multimediale commissionato e prodotto dal Centro Studi Beppe Fenoglio e dalla sezione ANPI Alba, Bra, Langhe e Roero. Nella lettura scenica si susseguono pagine da Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Enzo Biagi e altri autori della letteratura resistenziale italiana accompagnate da musica dal vivo e proiezioni video[19]. Sempre nello stesso anno, realizza le musiche per il progetto teatrale e performativo Walkabout della regista e drammaturga Sonia Antinori e che prende spunto dai suoi diari di viaggio in Australia, Cuba, Burkina Faso e Messico.

Scritti

Discografia parziale

Arlo Bigazzi

Enrico Fink

La Banda Improvvisa

Arturo Stalteri

Militia

Cudù e Paolo Lotti

Naïf Orchestra

Partecipazioni

Apparizioni in raccolte

Note

  1. ^ cfr. A.V. Enciclopedia Del Rock Italiano . Arcana Editrice, Milano, 1993, p. 511
  2. ^ cfr A. V. op. cit. p. 512
  3. ^ Federico Fiumani, Brindando coi demoni, 2007, Coniglio Editori, Roma
  4. ^ Richard Di Santo - http://www.incursion.org/imr/archive/009.html
  5. ^ recensione - http://www.yeaah.com/news/uscite/henson.asp
  6. ^ Roberto Michieletto, The Wolf And The Moon (recensione), in Ritual, #6 anno II - Maggio/Giugno 2001.
  7. ^ Duca Lamberti, recensione - Blow Up, novembre 2002 e Donato Zoppo, recensione – Movimenti Prog, 2002 Nobody knows how and why, su movimentiprog.net. URL consultato il 31 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2015).
  8. ^ Alessandro Benvenuti, Zio B., 2012, SAM Editore, Lari (PI)
  9. ^ Piercarlo Poggio, recensione - Blow Up, gennaio 2012 e Vittore Baroni, recensione - Rumore, novembre 2011
  10. ^ Mario Cascino, Out Siders, 29 gennaio 2012 - Copia archiviata, su outsidersmusica.it. URL consultato il 6 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2014).
  11. ^ Mirco Salvadori, recensione – Rockerilla, aprile 2014 e Giorgio Zito, recensione – Storia della Musica, 2014 http://www.storiadellamusica.it/classic_rock-psichedelia-wave/folk_rock/enrico_fink_arlo_bigazzi_e_cantierranti-fuori_dal_pozzo(materiali_sonori-2014).html
  12. ^ Guido Festinese, recensione – Alias, 22 novembre 2014 e Salvatore Esposito, recensione – Blogfoolk, 2014 http://www.blogfoolk.com/2015/01/arlo-bigazzi-sempre-sofia-materiali.html
  13. ^ Sara Bonci, RecenSito - quotidiano di cultura e spettacolo, 7 agosto 2015, http://www.recensito.net/index.php?option=com_k2&view=item&id=13675:raiz-enrico-fink-e-frank-london-insieme-per-simmetrie-festival&Itemid=124
  14. ^ Davide Torelli, intervista a Chiara Cappelli, Valdarnopost.it, 16 febbraio 2017, http://valdarnopost.it/news/le-utopie-del-giovane-majakovskij-in-scena-a-laterina
  15. ^ Sito ufficiale, <https://arlobigazzi.wixsite.com/majakovskij
  16. ^ Monica Campani, Processione di Gesù morto: 300 figuranti per un evento atteso 11 anni, Valdarnopost.it, 16 febbraio 2017, http://valdarnopost.it/news/processione-di-gesu-morto-300-figuranti-per-un-evento-atteso-da-11-anni
  17. ^ Mirco Salvadori, Le Meta-Forme Del Possibile, 26 novembre 2018, https://www.sherwood.it/articolo/6683/le-meta-forme-del-possibile
  18. ^ Alessandro Hellmann, recensione - Rockerilla, maggio 2020 e Fulvio Paloscia, Mille solitudini, una voce. Bigazzi assembla i suoi artisti - La Repubblica, 4 maggio 2020
  19. ^ Studi e ricerche di Storia Contemporanea - Nel centenario di Fenoglio 1922-2022, n. 98, dicembre 2022