Amnesia
Specialitàpsichiatria e neurologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
MeSHD000647
MedlinePlus003257
eMedicine793247

Nel linguaggio medico, l'amnesia è un disturbo della memoria a lungo termine episodica. La persona affetta da amnesia può essere incapace di ricordare eventi della sua vita recente, o in casi gravi anche eventi remoti, e può non riuscire ad acquisire stabilmente nuovi ricordi, mentre in genere è preservata la capacità di imparare nuove azioni.

Eziologia

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La memoria ha origine nel sistema limbico, sezione dell'encefalo (composto da una serie di parti tra cui l'ippocampo, l'amigdala, l'ipotalamo etc.) che tra le sue funzioni ha quella del mantenimento della memoria. Tale funzione è composta in tre fasi:

Se viene alterata una di queste tre fasi si può assistere alla comparsa del disturbo[1].

L'amnesia può presentarsi in seguito ad una lesione cerebrale, oppure a causa di un trauma psicologico (soprattutto nei casi di amnesia lacunare e retrograda), avvenuto anche durante l'infanzia (secondo le teorie psicoanalitiche). Altre possibili cause sono l'ipossia, i disturbi derivanti dall'assunzione di elevate quantità di alcool o le patologie (per esempio l'encefalopatia di Wernicke, causata dalla mancanza di tiamina, può provocare amnesia[2]).

Anche la vecchiaia causa danni alle facoltà mnemoniche degli uomini, facendo dimenticare prima di tutto i nomi delle persone.

Tipologia

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Esistono vari tipi di amnesie:

Differenziazione selettiva

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Differenziazione temporale

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Variano a seconda della causa che ha comportato la nascita dell'amnesia, a cui è strettamente correlata la durata della stessa:

Note

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  1. ^ Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione, pag 1886, Milano, Springer-Verlag, 2008, ISBN 978-88-470-0707-9.
  2. ^ David A Greenberg, Aminoff Micheal J, Simon Roger P, Neurologia Clinica quinta edizione pag 66, Milano, McGraw Hill (Lange), 2004, ISBN 88-386-2980-3.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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