Alberto Castaldini (Verona, 27 giugno 1970) è un teologo, storico e antropologo italiano specializzato nello studio del pensiero e della società dell'età moderna e contemporanea. È studioso di ebraismo e di minoranze etniche.

Biografia

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Si è laureato in giurisprudenza all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha poi conseguito il dottorato in filosofia presso l'Università"Babes-Bolyai" di Cluj-Napoca.

Come docente a contratto ha insegnato in varie università italiane. Attualmente insegna all'Università "Babes-Bolyai" di Cluj-Napoca, nella Facoltà di Teologia Greco-Cattolica e nell'Istituto di Studi Giudaici della Facoltà di Storia e Filosofia, e presso il Centro di studi ebraici dell'Università di Bucarest, dove in precedenza era stato visiting professor di storia della cultura italiana. È anche professore invitato di introduzione all'ebraismo moderno al Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma e allo Studio Teologico "San Zeno" di Verona.

Giornalista iscritto all'albo dei professionisti dal 2000, è stato redattore del quotidiano milanese Il Giorno, redattore del mensile Aggiornamenti sociali e ha collaborato con diverse riviste di settore, come Limes, La Civiltà Cattolica, e collabora a specialistiche, come Materia giudaica, Sefer, QOL, Studia Hebraica, Transylvanian Review, Heliopolis, Storica, Nuova Rivista Storica, Lares, Lettere italiane. Ha scritto per i quotidiani La Nazione, Il Resto del Carlino, Gazzetta di Parma, Gazzetta di Mantova e L'Arena di Verona. Collabora all'inserto domenicale Alias de Il manifesto. È direttore degli "Atti e Memorie dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona", periodico scientifico fondato nel 1807. È membro del comitato editoriale delle riviste Studia. Theologia catholica, Heliopolis. Culture civiltà politica, Nature Anthropology, nonché membro del comitato scientifico delle riviste Perspektywy Kultury. Perspectives on Culture e Kadmos. Studi mitteleuropei.Dirige la Collana del dialogo ebraico-cristiano e interreligioso delle edizioni Salomone Belforte di Livorno.

Ha intrapreso giovanissimo studi di storia delle tradizioni popolari e antropologia religiosa sotto la guida di Giovanni Tassoni e Giovanni Battista Bronzini, svolgendo indagini demologiche nel territorio veneto e in aree limitrofe, come il Mantovano, attraverso la rilevazione e la raccolta di dati etnografici sul campo. In particolare, collaborando anche con lo scrittore e poeta veronese Dino Coltro, ha raccolto materiale narrativo, soprattutto fiabe di magia, e testimonianze della religiosità popolare nell'area della Valpolicella, in Alto Polesine, nel medio-basso Veronese e nell'area del lago di Garda. Dagli inizi degli anni novanta si è in particolare dedicato agli aspetti storici e sociali delle minoranze germaniche delle Alpi meridionali, in particolare dei Cimbri veneti e trentini. Per quanto concerne i Cimbri dell'Altopiano dei Sette Comuni vicentini, dal 1990 al 1994 vi ha condotto indagini etnografiche sul campo, culminate nell'individuazione presso la popolazione locale delle espressioni residuali della parlata germanica dell'altopiano dei Sette Comuni, raccogliendo le testimonianze della cultura orale, della religiosità popolare e contribuendo all'opera di preservazione e valorizzazione della specificità identitaria e culturale di tale isola linguistica. Sul versante storiografico ha condotto analoghe indagini per le minoranze di origine germanica nello spazio romeno. In tale veste è stato vicedirettore scientifico della rivista internazionale di antropologia Anuac.

Dalla fine degli anni novanta si occupa in particolare delle vicende storiche e sociali degli ebrei in Italia nel tardo Medioevo e in età moderna conducendo ricerche sulle comunità ebraiche del Veneto, della Lombardia e di Mantova, in una particolare costante prospettiva rivolta al loro rapporto con la società cristiana. Ne è emersa un'immagine della società ebraica che, pur nei condizionamenti culturali e religiosi del contesto circostante, ha conservato non senza difficoltà una costante reattività sul piano sociale e politico con il mondo cristiano. Nei suoi lavori la prospettiva di ricerca si è inquadrata in quell'orientamento nato dall'intreccio fra interessi antropologico-religiosi, socio-economici e giuridici, generante una storiografia particolarmente attenta ai fenomeni sociali, alla vita materiale, alla religiosità, alla storia dei ceti popolari come delle élite urbane.

La presenza ebraica in Europa centro-orientale come l'azione culturale e missionaria dei Gesuiti in quella porzione del continente (emblematiche la figura e l'opera del Possevino) hanno rappresentato nella sua attività di ricerca degli esempi paradigmatici per analizzare le dinamiche dei gruppi e l'affermazione dei modelli culturali e politici all'origine della modernità. Rivolte alla contemporaneità le sue più recenti indagini sulla biopolitica nazionalsocialista e la definizione del concetto di "genopoiesi", affine a quello di Antropopoiesi, per indicare la foggiatura dei vincoli di parentela all'interno della "comunità di sangue" promossa dal Terzo Reich. Sul versante teologico e filosofico, in dialogo con intellettuali come Guido Ceronetti e biblisti come Paolo De Benedetti, ha invece approfondito nei suoi lavori più recenti alcune implicazioni specifiche della teodicea afferenti al tema della presenza del Male nella storia contemporanea, con preciso riferimento all'evento tragico della Shoah.

Si è anche occupato sul piano giornalistico di approfondimento dello studio dei fattori culturali e storici nelle relazioni internazionali, con particolare accento sullo specifico contesto del Medio Oriente e dei paesi dell'Europa centro-orientale. In questo ambito ha trattato l'incidenza dei fattori storici, confessionali e culturali nelle relazioni internazionali, con una particolare attenzione alle sollecitazioni che la società attuale offre: dai mutamenti prodotti dalla cosiddetta globalizzazione, alla riscoperta del "locale" e delle dinamiche identitarie. Lo spazio romeno, in particolare, negli ultimi anni ha rappresentato un ambito specifico di ricerca storiografica, per la composita identità culturale, religiosa e linguistica di questa porzione del Sud-Est europeo. È stato membro del comitato scientifico del Centro di iniziative e ricerche sulle Migrazioni (CIRMIB) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È membro del Centro di Ricerca sulle Minoranze (CERM) dell'Università degli Studi dell'Insubria.

È accademico ordinario dell'Accademia Nazionale Virgiliana di Mantova, membro effettivo dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona, socio dell'Accademia Roveretana degli Agiati, dell'Istituto per gli incontri culturali mitteleuropei di Gorizia, del Centro Romeno-Italiano di Studi Storici CERISS di Bucarest, dell'Associazione italiana per lo Studio del Giudaismo, della European Association for Jewish Studies di Oxford, della Society for Jewish and Biblical Studies in Central Europe, della Eric-Voegelin-Gesellschaft. Membro d'onore dell'istituto di storia "Nicolae Iorga" dell'Accademia rumena di Bucarest, professore honoris causa dell'Università "Babes-Bolyai" di Cluj-Napoca, è inoltre doctor honoris causa dell'Università "1º dicembre 1918" di Alba Iulia.

Dal 2006 al 2010 ha ricoperto l'incarico di direttore per chiara fama dell'Istituto italiano di cultura di Bucarest e di addetto culturale dell'Ambasciata d'Italia in Romania.

Il 3 dicembre 2010 a Bucarest gli è stato conferito il Diploma "Meritul Academic" dell'Accademia Romena.

Onorificenze

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Commendatore dell'Ordine di San Gregorio Magno (Santa Sede) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine di San Gregorio Magno (Santa Sede)
— 2016
Cavaliere di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (Spagna)
— 2021

Opere

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Opere di carattere storico, politologico, teologico e antropologico

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Altri scritti

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Bibliografia

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Collegamenti esterni

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